Tregua umanitaria per vaccinazione antipolio a Gaza
Hamas e Israele concordano pausa per campagna di vaccinazione
Una tregua umanitaria di sette giorni è stata concordata per permettere una campagna di vaccinazione contro la poliomielite nella popolazione di Gaza. Secondo quanto riportato dal sito di notizie in lingua araba al Araby al Jadeed, con sede a Londra, Hamas ha accettato le condizioni e ha esortato tutte le parti coinvolte a sostenere l’iniziativa.
Il portavoce di Hamas, Jihad Taha, ha dichiarato in un’intervista che Israele non dovrebbe avere la possibilità di evitare, procrastinare o trovare alternative, specificando i luoghi in cui il processo di vaccinazione dovrebbe avere luogo senza la necessità di una tregua umanitaria. Fonti anonime egiziane hanno rivelato che la tregua, che si svolgerà durante il giorno, dovrebbe iniziare a breve, escludendo le zone in cui operano le forze di difesa israeliane (IDF). Secondo quanto riferito dall’Egitto e dagli Stati Uniti la scorsa settimana, la pausa temporanea nelle ostilità sarebbe indipendente da qualsiasi accordo tra Israele e Hamas, poiché i colloqui non hanno portato a una svolta.
Il primo caso di poliomielite a Gaza ha sollevato seri rischi sanitari, anche per l’Italia. Le Nazioni Unite stanno preparando la vaccinazione di circa 640.000 bambini a Gaza, dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato il primo caso di paralisi da poliovirus di tipo 2 in un bambino di 10 mesi, il primo caso in 25 anni nel territorio. Anche Israele ha autorizzato una tregua umanitaria temporanea nella Striscia per agevolare le vaccinazioni antipolio. La decisione sarebbe stata presa su richiesta del segretario di stato americano Antony Blinken, in visita la scorsa settimana in Israele. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e i capi della sicurezza avrebbero approvato la richiesta senza informare i ministri della sicurezza.
Josep Borrell, Alto Rappresentante per le politiche estere dell’Unione Europea, ha sottolineato l’importanza di evitare un’epidemia. Borrell ha dichiarato che la Striscia di Gaza è stata libera dalla poliomielite negli ultimi 25 anni e che è allarmante la presenza del poliovirus e il confermato caso di poliomielite che ha colpito un bambino nel mese di luglio. L’Ue si unisce all’invito del Segretario generale delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per pause umanitarie immediate a Gaza per consentire la campagna di vaccinazione antipolio.
Borrell ha annunciato che due cicli della campagna di vaccinazione saranno lanciati nelle prossime settimane in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef, fornendo due dosi del nuovo vaccino antipolio orale di tipo 2 a oltre 640.000 bambini di età inferiore ai dieci anni. L’Ue ha accolto positivamente la consegna di oltre 1,2 milioni di vaccini antipolio orali e la cooperazione di Israele nella distribuzione dei vaccini a Gaza, sottolineando l’importanza di una collaborazione continua con l’Oms, l’Unrwa e l’Unicef per condurre le vaccinazioni. Proteggere le strutture sanitarie e il personale medico, garantendo un accesso sicuro ai siti di vaccinazione per i bambini e le famiglie, sarà essenziale per il successo di queste campagne urgenti.
L’Ue ha costantemente espresso preoccupazione per la situazione critica a Gaza e ha sostenuto i negoziati in corso per un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi.