Arrestato presunto autore attentato alla sinagoga in Francia
Scontro a fuoco con la polizia e cattura a Nimes
Dopo uno scontro a fuoco con la polizia, è stato arrestato il presunto autore dell’attentato alla sinagoga Beth Yaacov di La Grande-Motte, nell’Herault, sud della Francia. Si tratta di un 33enne di nazionalità algerina regolare sul territorio francese. L’uomo è stato catturato nella notte tra sabato 24 e domenica 25 agosto a Nimes, cittadina a poco più di 40 chilometri da La Grande-Motte.
Il 33enne è stato individuato intorno alle 23:30 sabato sera in un appartamento nel quartiere di Pissevin, noto per essere uno dei più difficili della città Nimes. Sul posto sono intervenuti i reparti speciali di intervento della polizia francese, il Bri-Nat e il servizio di élite Raid. Durante l’operazione, il sospettato avrebbe aperto il fuoco e sarebbe stato colpito in risposta da alcuni colpi sparati dagli agenti che l’avevano localizzato all’ultimo piano di un palazzo. Presentava alcune lesioni al volto, ma le sue condizioni non sono risultate critiche.
Insieme al presunto autore, la polizia ha arrestato altre tre persone coinvolte nell’attacco, ma le autorità non hanno ancora diffuso dettagli sulle identità dei presunti complici. Il 33enne era stato ripreso da una telecamera di sorveglianza mentre fuggiva poco prima che la bombola a gas piazzata in un’automobile davanti alla sinagoga esplodesse. Nei filmati, era visibile indossare una bandiera palestinese e una kefiah.
Secondo le ricostruzioni ufficiali, l’uomo avrebbe causato l’esplosione intorno alle 8:30 di sabato 24 agosto, poco prima della funzione mattutina dello Shabbat. L’attacco antisemita non ha provocato vittime, ma avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia se i fedeli fossero stati presenti, ha sottolineato il primo ministro dimissionario Gabriel Attal, presente sul luogo insieme al ministro dell’interno Gerald Darmanin poche ore dopo l’accaduto.
Nell’annunciare l’arresto del sospettato, Darmanin ha ringraziato la polizia per la professionalità dimostrata durante l’operazione, nonostante il pericolo rappresentato dai colpi di pistola sparati dal presunto autore.
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