Divieto del centro islamico di Amburgo: tensioni tra Germania e Iran
Il governo tedesco accusa il centro di diffondere ideologia militante e antisemitismo
Il governo tedesco ha emesso un divieto nei confronti del centro islamico di Amburgo, accusato dal ministero dell’Interno di diffondere in modo aggressivo e militante l’ideologia di Teheran. In particolare, il centro gestisce la Moschea dell’Imam Ali, conosciuta anche come Moschea Blu, simbolo dell’Islam sciita in Europa. L’associazione musulmana è al centro di un’indagine da mesi per presunto sostegno al movimento filo-iraniano Hezbollah.
Secondo il ministero dell’Interno, il centro rappresenta un’organizzazione estremista islamica che perseguirebbe obiettivi incostituzionali. Le perquisizioni e la confisca dei beni del centro e di altre 53 strutture collegate, sparse in tutta la Germania, sono scattate nelle prime ore del 24 luglio.
La ministra dell’Interno Nancy Faeser ha sottolineato che non si sta agendo contro una religione, ma contro un centro che sarebbe anche responsabile della promozione dell’antisemitismo.
In risposta, il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore tedesco a Teheran, definendo le azioni tedesche un attacco alla libertà di pensiero e di espressione, promuovendo violenza ed estremismo.