Aggressione a coppia gay: verità nascoste
La lite tra giovani e la presunta omofobia
I quattro aggressori, tre uomini e una donna tutti ventenni, sono stati ripresi mentre picchiavano due ragazzi, una coppia gay, accusati di essersi tenuti per mano in pubblico. Dopo essere stati identificati, i responsabili si sono dichiarati pentiti, negando però che l’omofobia fosse il motivo dell’aggressione.
L’avvocata Annamaria Altera, difensore dei giovani, ha sottolineato che la lite è nata da una discussione sulla viabilità stradale e non da motivi discriminatori. Ha chiarito che i suoi assistiti non hanno mai usato espressioni omofobe e non erano a conoscenza dell’orientamento sessuale dei ragazzi aggrediti.
La legale ha aggiunto che i quattro aggressori riconoscono di aver reagito in modo eccessivo alle presunte provocazioni dei ragazzi omosessuali e si sono detti disponibili a essere interrogati per fare chiarezza sulla vicenda. Tuttavia, non accettano di essere accusati di fatti diversi da quelli accaduti, respingendo le insinuazioni di alcuni.