Ritrovati i resti di Francesca Deidda: Mistero e Verità
La scomparsa di Francesca Deidda e il coinvolgimento del marito nell'omicidio
A due mesi dalla sua scomparsa, sono stati finalmente trovati i resti di Francesca Deidda, la donna di 42 anni di Sperate, in Sardegna, di cui non si avevano notizie dallo scorso maggio. Dopo dieci giorni di ricerche, i cani molecolari provenienti da Bologna sono riusciti a individuare un borsone da calcio contenente il cadavere della vittima. Questo ritrovamento è avvenuto in località San Priamo, a pochi metri dalla Statale 125 Orientale sarda, non lontano dal luogo in cui erano stati trovati precedentemente altri effetti personali appartenenti a Francesca, insieme a resti di una felpa e tracce di sangue.
Il marito della donna, Igor Sollai, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, continua a dichiararsi innocente nonostante le prove raccolte dagli inquirenti. La conferma scientifica dell’identità dei resti è attesa dopo l’autopsia che sarà eseguita dal medico legale Roberto Demontis su incarico del pm Marco Cocco.
Le analisi sul cadavere saranno cruciali per rispondere a diverse domande ancora irrisolte. In particolare, si cercherà di capire come e dove è avvenuto l’omicidio di Francesca Deidda. È possibile che il delitto sia stato commesso in un luogo diverso da quello del ritrovamento del corpo, suggerendo un possibile spostamento successivo. Inoltre, si cercherà di stabilire il momento preciso in cui è avvenuto il delitto, se vicino al 10 maggio o in seguito.
Un interrogativo fondamentale riguarda l’identità dell’assassino. Igor Sollai, marito della vittima, ha sempre sostenuto la tesi che la moglie fosse partita volontariamente, ma le prove raccolte sembrano indicare il contrario. Gli investigatori stanno valutando se Sollai abbia agito da solo o se abbia avuto complici nell’omicidio e nell’occultamento del cadavere.
Prima della sua cattura, Sollai aveva dichiarato che la moglie era partita di propria volontà, ma le indagini hanno smentito questa versione. Il fratello minore di Francesca, Andrea Deidda, è stato colui che ha denunciato la scomparsa della donna, non credendo alla versione fornita da Sollai. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe sostituito la moglie rispondendo ai messaggi dei suoi conoscenti per far credere che fosse ancora viva, fino a quando una collega ha inviato un messaggio “trappola” che ha smascherato la sua menzogna.
Le indagini proseguono per comprendere il movente dell’omicidio, che potrebbe essere legato alla crisi coniugale tra i due e alla relazione extraconiugale di Sollai. L’autopsia sui resti di Francesca Deidda sarà fondamentale per gettare luce su questo ennesimo caso di femminicidio che ha scosso la comunità di Sperate e dell’intera Sardegna.