Tragedia a Marcon: Bambina di 14 mesi trovata morta in auto al sole
Il dramma della sindrome del bambino dimenticato e l'importanza dei seggiolini anti-abbandono
Una tragedia si è consumata oggi a Marcon, zona industriale alle porte di Venezia, dove una bambina di soli 14 mesi è stata trovata morta all’interno di un’auto, dopo essere rimasta chiusa sotto il sole per diverse ore. Secondo quanto emerso, il padre avrebbe dimenticato la piccola nel parcheggio di fronte alla ditta di illuminazione dove lavora. Sono stati i colleghi a far notare all’uomo la presenza della bambina all’interno dell’auto. Il padre, tornato sul posto, ha chiamato immediatamente i soccorsi, ma purtroppo per la piccola non c’è stato nulla da fare una volta arrivata in ospedale.
La temperatura all’interno di un veicolo parcheggiato al sole può superare di 15 gradi quella esterna, raggiungendo in alcuni casi oltre i 50 gradi Celsius, condizioni estreme e pericolose per il corpo umano, soprattutto per i bambini. I sanitari della locale unione sanitaria (Usl3) stanno fornendo supporto psicologico ai genitori della bambina. Ulteriori dettagli sull’accaduto verranno comunicati solo dopo aver garantito la privacy della famiglia, che risulterebbe essere residente nella provincia di Treviso.
La legge salva-bebè del 2019 ha introdotto l’obbligo dei seggiolini anti-abbandono in auto, dispositivi progettati per contrastare la cosiddetta “Forgotten baby syndrome”, la sindrome del bambino dimenticato. Questa normativa è stata promossa per evitare tragedie come quella di Andrea, un bambino di 2 anni morto nel luglio 1998 dopo essere stato dimenticato dal padre in auto sotto il sole. Si stima che questa sindrome abbia causato la morte di oltre mille bambini. L’ultimo caso negli Stati Uniti è avvenuto solo pochi giorni fa. In Italia, un episodio simile si è verificato l’anno scorso quando un carabiniere ha dimenticato il figlio in auto davanti all’asilo a Roma, convinto di averlo lasciato al nido.
I seggiolini anti-abbandono sono dotati di un allarme acustico che ricorda ai genitori la presenza del bambino in auto. Questi dispositivi, oltre ai segnali visivi e sonori, possono essere collegati agli smartphone dei genitori tramite apposite applicazioni. Chi non utilizza il dispositivo rischia una multa fino a oltre 300 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. La normativa è stata promossa da Giorgia Meloni e mira a prevenire tragedie evitabili come quella accaduta oggi a Marcon.