La Russia valuta dispiegare missili nucleari in risposta agli Stati Uniti
Risposta russa al progetto USA di armi a lungo raggio in Germania
La Russia sta valutando l’opzione di schierare missili nucleari in risposta al progetto degli Stati Uniti di stazionare armi a lungo raggio in Germania. Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha dichiarato che l’obiettivo principale per il Cremlino è la difesa della regione russa di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania, entrambe membri della Nato e dell’Unione europea.
Ryabkov ha affermato che la Russia non esclude nessuna opzione e che sta valutando diverse alternative per rispondere in modo efficace ai piani di dispiegamento degli Stati Uniti, anche considerando i costi. Kaliningrad, parte più occidentale della Russia, è da tempo oggetto di attenzione da parte degli avversari del paese.
La settimana scorsa, gli Stati Uniti hanno annunciato il loro piano di dispiegare armi a lungo raggio in Germania a partire dal 2026, tra cui missili SM-6, Tomahawk e nuovi missili ipersonici, per rafforzare la difesa della Nato e dell’Europa. In risposta, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia riprenderà la produzione di missili terrestri a corto e intermedio raggio e deciderà dove posizionarli se necessario.
I missili che Russia e Stati Uniti stanno valutando di schierare sono armi terrestri a raggio intermedio, vietate da un trattato del 1987 tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli Stati Uniti hanno abbandonato il trattato nel 2019, accusando la Russia di violazioni, che Mosca ha negato.
Andrey Baklitskiy, esperto di controllo degli armamenti, ha sottolineato che un dispiegamento russo di missili nucleari a Kaliningrad invierebbe un segnale forte all’Occidente, data la sua vicinanza ai Paesi della Nato. Baklitskiy ha anche menzionato la possibilità che la Russia schieri missili in altre regioni strategiche, come Mosca, Leningrado o Chukotka, nell’estremo oriente, da dove potrebbero raggiungere l’Alaska o persino la California.