Tragica scomparsa di Francesca Deidda: il mistero del sud Sardegna
Il caso di omicidio che ha scosso San Sperate e Sinnai
Una tragica conferma è giunta riguardo alla scomparsa di Francesca Deidda, la 42enne di San Sperate, nel sud Sardegna. Le tracce di sangue e l’apparecchio dentale ritrovati nelle campagne di San Priamo, nel territorio di Sinnai, sono stati identificati come appartenenti a lei. Questi reperti, insieme a frammenti di abbigliamento e accessori personali, sono stati recuperati vicino a una roccia. La procura di Cagliari ritiene che la donna sia stata uccisa dal marito Igor Sollai, attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Gli specialisti cagliaritani del Ris hanno confermato che il sangue e gli effetti personali ritrovati appartengono a Francesca Deidda, grazie a confronti con il Dna recuperato da oggetti trovati nella sua abitazione. Le ricerche del corpo della donna sono riprese con l’ausilio di cani molecolari provenienti da Bologna. Nonostante gli sforzi di decine di professionisti e dei sommozzatori dei vigili del fuoco, il corpo non è ancora stato trovato.
I legali di Igor Sollai stanno preparando il ricorso contro il provvedimento di fermo che lo ha portato in carcere, in vista dell’udienza del 23 luglio davanti al tribunale del riesame di Cagliari. Nel frattempo, il fratello della vittima, Andrea Deidda, ha lanciato un appello affinché il marito ponga fine a questa sofferenza e riveli la verità sul 10 maggio, giorno della scomparsa.
Le indagini suggeriscono che il movente dell’omicidio potrebbe essere legato a una presunta relazione extraconiugale di Igor Sollai, durata circa un anno. L’uomo è stato accusato di aver ucciso la moglie e di aver assunto la sua identità per settimane, rispondendo ai messaggi al suo posto. Sollai è attualmente detenuto a Cagliari Uta per evitare il rischio di fuga.