Attacchi Houthi alle navi commerciali nel Mar Rosso
Minaccia degli Houthi mette a rischio la navigazione internazionale
Nel Mar Rosso si sono verificati nuovi attacchi da parte degli Houthi contro due navi commerciali, come riportato dal Comando Centrale degli Stati Uniti. Nelle ultime 24 ore, le forze statunitensi hanno distrutto 5 droni dei ribelli, di cui tre nel Mar Rosso e due nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. Questi aeromobili a pilotaggio remoto rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione, secondo quanto comunicato dal Comando USA su X.
Le azioni di risposta sono state intraprese per proteggere la libertà di navigazione e garantire la sicurezza delle acque internazionali. Le navi coinvolte negli attacchi sono la MT Bentley I, una nave cisterna di bandiera panamense di proprietà israeliana e gestita da Monaco, che trasportava olio vegetale dalla Russia alla Cina, e la MT Chios Lion, una petroliera di bandiera liberiana di proprietà delle Isole Marshall e gestita dalla Grecia con un USV nel Mar Rosso.
La MT Chios Lion non ha richiesto assistenza e al momento non sono stati segnalati feriti, come confermato dal Comando. Il comportamento sconsiderato degli Houthi, sostenuti dall’Iran, minaccia la stabilità regionale e mette a rischio la vita dei marinai che attraversano il Mar Rosso e il Golfo di Aden.
Gli Houthi affermano di agire in solidarietà con Gaza, ma attaccano navi commerciali coinvolgendo cittadini di paesi terzi che non hanno alcun legame con il conflitto a Gaza. L’Uscentcom continuerà a collaborare con i partner per rendere gli Houthi responsabili delle loro azioni e degradare le loro capacità militari.
Gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali lungo il canale di Suez iniziati nel novembre 2023 sono parte di una serie di azioni militari che si alternano a periodi di tregua, creando una situazione di crisi costante. Da mesi, il traffico commerciale nel Mar Rosso è diminuito, con molte compagnie occidentali che preferiscono rotte alternative meno rischiose. Al contempo, il Mar Rosso si è riempito di navi da guerra, tra cui quelle della missione statunitense Prosperity Guardian e dell’operazione europea Aspides.
Secondo Imf PortWatch, dallo scoppio della crisi, il traffico commerciale nello stretto del Bab el-Mandeb si è ridotto del 50%, mentre gli attacchi registrati dalla US Maritime Administration da novembre a giugno sono stati oltre 60. È evidente la necessità di aumentare le misure di protezione per le navi dell’Unione Europea nel Mar Rosso.
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