Ricatto e suicidio: l’indagine a Modena
Un uomo si toglie la vita dopo essere stato estorto con immagini compromettenti
Il 18 agosto del 2023 è iniziata un’indagine condotta dalla Procura di Modena a seguito del ritrovamento del cadavere di un uomo di 50 anni residente in un centro del Frignano. L’uomo si era tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione. Prima di compiere l’atto estremo, aveva scritto una lettera in cui raccontava di essere stato vittima di un ricatto da parte di due individui sconosciuti. Questi lo avevano costretto ripetutamente a versare somme di denaro minacciandolo di diffondere immagini sessuali esplicite che lo ritraevano in momenti di autoerotismo. Tali immagini erano state registrate attraverso la telecamera del suo cellulare mentre guardava un video pornografico.
I carabinieri di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, insieme ai colleghi di Sala Consilina, sono riusciti a tracciare i movimenti di denaro, identificando gli importi, i tempi e le modalità di pagamento effettuati dal cinquantenne vittima del ricatto. Grazie alle prove raccolte, comprese le intercettazioni, la Procura ha ordinato la perquisizione dei luoghi e delle persone coinvolte lo scorso dicembre. Durante tale operazione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato documenti, messaggi e file che hanno confermato le accuse e dimostrato la natura professionale e abituale delle azioni di sextorsion dei due indagati.
Le continue richieste estorsive hanno spinto l’uomo di 50 anni, che aveva già manifestato agli estorsori la sua intenzione di suicidarsi poiché non poteva più pagare, a compiere il gesto estremo dopo aver supplicato invano i ricattatori di smettere e di non diffondere le immagini compromettenti. La Procura ha richiesto la custodia in carcere per i due indagati non solo per estorsione continuata, ma anche per istigazione al suicidio, richiesta che è stata accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari. Attualmente sono in corso le ricerche per individuare il complice dell’arrestato.