Svolta nel conflitto Israele-Hamas: accordo di cessate il fuoco in vista
Hamas accetta la risoluzione Onu, Israele in attesa. Biden e Netanyahu coinvolti.
Una possibile svolta nella lunga e sanguinosa guerra tra Israele e Hamas potrebbe essere in vista dopo mesi di bombardamenti incessanti che hanno causato migliaia di vittime nella Striscia di Gaza. Il gruppo terroristico palestinese ha accettato la risoluzione di cessate il fuoco adottata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu il 10 giugno, chiedendo che Israele rispetti gli accordi. La bozza di risoluzione Usa, sostenuta da Joe Biden, è stata approvata con 14 voti a favore e l’astensione della Russia, esortando entrambe le parti a rispettare senza indugi i termini del piano.
Il presidente americano sapeva che la palla sarebbe passata nelle mani di Hamas, che ora si prepara a negoziare i dettagli del cessate il fuoco. Israele, pur non opponendosi al piano, continua a condurre operazioni militari in attesa dell’eliminazione di Hamas dalla Striscia di Gaza, sollevando dubbi sui suoi impegni riguardo al cessate il fuoco.
Nella mattinata odierna, gli attacchi israeliani hanno causato almeno nove vittime a Gaza City, tra cui bambini, con edifici residenziali colpiti e soccorritori al lavoro per salvare le persone intrappolate sotto le macerie. Altri tre palestinesi sono stati uccisi in un altro attacco nella zona di Deir el-Balah, nel centro di Gaza.
Il piano per il cessate il fuoco, annunciato da Biden il 31 maggio, prevede un ritiro graduale delle Forze di Difesa israeliane e il rilascio degli ostaggi, con la speranza di porre fine alle ostilità nella Striscia. Il segretario di Stato Antony Blinken ha sottolineato che la responsabilità è ora nelle mani di Hamas, dopo aver visitato Egitto e Israele per discutere il piano.
Lo scorso marzo, il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva votato una risoluzione per un cessate il fuoco immediato a Gaza, ma senza risultati concreti. Questa volta, il progetto presentato da Biden è stato elaborato in collaborazione con il governo Netanyahu, prevedendo una tregua temporanea seguita da trattative per un cessate il fuoco permanente e la ricostruzione della Striscia.
Hamas, guidata da Yahya Sinwar, considera le vittime come “sacrifici necessari” per il suo scopo, come dimostrano i messaggi inviati ai mediatori. Sinwar ha espresso la volontà di prolungare i combattimenti per ottenere vantaggi per il gruppo, sottolineando la capacità di continuare a lottare per mesi.
Decine di messaggi di Sinwar, visionati dal Wall Street Journal, mostrano un disprezzo per la vita umana e la convinzione che Israele abbia molto da perdere in guerra. Il leader di Hamas ha paragonato il conflitto a Gaza a quello dell’Algeria per l’indipendenza dalla Francia, sostenendo che i sacrifici sono necessari per la causa palestinese.
