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Hamas ordina di sparare agli ostaggi: nuovi dettagli sull’operazione di salvataggio

Israele e Hamas al centro di una complessa vicenda con ostaggi e tregue

Hamas ordina di sparare agli ostaggi: nuovi dettagli sull’operazione di salvataggio

I leader di Hamas hanno dato ordini ai miliziani che controllano gli ostaggi a Gaza di sparare ai prigionieri se pensano che le forze israeliane stiano arrivando a salvarli. A distanza di due giorni dalla liberazione dei quattro ostaggi israeliani nelle mani del gruppo terroristico palestinese in un’operazione a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, emergono nuovi dettagli sulla gestione della loro prigionia. Secondo il quotidiano statunitense New York Times, che cita funzionari israeliani, il 8 giugno se sono morti degli ostaggi nel blitz che ha salvato quattro israeliani sarebbe per opera di Hamas e non a causa del raid di Tel Aviv.

Le dichiarazioni dei funzionari di Tel Aviv affidate alla testata newyorkese smentiscono le accuse mosse da Hamas secondo cui tre ostaggi sarebbero stati uccisi da attacchi aerei israeliani. Al momento, non ci sono conferme né da parte di Israele, né da parte degli Stati Uniti che l’8 giugno alcuni dei rapiti abbiano perso la vita. L’unica conferma che arriva dal blitz sembrerebbe quella che gli ostaggi siano trattenuti in case e non nei tunnel costruiti da Hamas, come si pensava all’inizio della guerra. Durante i mesi, però, gli ostaggi vengono spostati più volte per renderne difficile rintracciarli.

Israele ha salvato sette ostaggi fino ad oggi, ma la realtà è che da quando è iniziata la guerra altri ostaggi sono morti, sia nei combattimenti sia per mano di Hamas. Gli sforzi di salvataggio sono considerati un’eccezione, mentre la maggior parte degli ostaggi rimasti potrà essere riportata a casa solo attraverso mezzi diplomatici. Funzionari americani stanno facendo pressioni su Israele e Hamas affinché accettino un accordo che prevederebbe la restituzione degli ostaggi come parte di una tregua.

Avi Kalo, tenente colonnello che un tempo dirigeva un dipartimento di intelligence militare che si occupava di prigionieri di guerra e persone scomparse, ha dichiarato che il rilascio dei quattro ostaggi è un risultato tattico che non cambia l’aspetto strategico. Hamas ha ancora decine di ostaggi, la stragrande maggioranza dei quali, se non tutti, non verranno rilasciati durante le operazioni, ma potranno essere salvati solo come parte di un accordo di cessate il fuoco.

Per liberare i quattro ostaggi israeliani, Tel Aviv avrebbe commesso un vero e proprio massacro nel campo profughi urbano di Nuseirat. Secondo fonti di Hamas, nella complessa operazione dell’Idf sono stati uccisi 274 persone, mentre 698 civili sono rimasti feriti. Israele parla di un centinaio di vittime, tra cui molti civili di cui però dice di non poterne indicare quanti.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è in Egitto per poi proseguire il suo ottavo tour diplomatico in Israele, Giordania e Qatar dallo scoppio della guerra. Blinken spingerà Israele e Hamas a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza. Il gruppo terroristico palestinese ha insistito per una tregua permanente e per il completo ritiro israeliano da tutte le parti di Gaza, richieste che Israele ha fermamente respinto. Washington ha presentato un progetto di risoluzione alle Nazioni Unite, chiedendo un cessate il fuoco immediato con il rilascio degli ostaggi dopo che per mesi gli Stati Uniti sono stati criticati per aver bloccato diverse bozze che chiedevano la fine dei combattimenti.

Staff
  • PublishedJune 10, 2024