Thursday, June 5, 2025
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L’origine oscura del Covid-19: ipotesi sul virus SARS-CoV-2

Un'analisi sul possibile leak di laboratorio a Wuhan

L’origine oscura del Covid-19: ipotesi sul virus SARS-CoV-2

A quattro anni dall’incubo che ha cambiato le nostre vite, la sua origine è ancora un mistero. Parliamo del virus SARS-CoV-2, noto come Covid-19. Recentemente, un saggio della biologa molecolare Alina Chan, pubblicato sul New York Times, ha sollevato un’ipotesi inquietante: il virus potrebbe essere sfuggito da un laboratorio nella città di Wuhan. Secondo il quotidiano americano, numerose prove, compresi leak di dati riservati del governo americano, convergono verso questa teoria. Si tratta di un evento che ha avuto un impatto devastante in termini di vite umane e danni economici, rappresentando uno dei capitoli più oscuri della storia dell’umanità.

Wuhan non è una città qualsiasi, ma il luogo in cui si trovava il principale laboratorio mondiale per lo studio dei virus simili alla SARS. Gli scienziati stavano analizzando campioni di virus simili al Covid provenienti dalle miniere del Laos e della provincia cinese dello Yunnan. A partire dal 2018, il laboratorio era impegnato nella creazione di un virus molto simile al SARS-CoV-2, finanziato anche da un’organizzazione scientifica americana con un budget di 80 milioni di euro. Questo virus doveva presentare la proteina Spike, la stessa coinvolta nella diffusione del Covid-19. Il database contenente i virus oggetto di studio è stato chiuso nell’autunno del 2019, poco prima dell’inizio della pandemia globale.

Uno degli aspetti cruciali è che le misure di sicurezza del laboratorio di Wuhan sembravano essere inferiori rispetto a quelle adottate nei laboratori americani. Secondo Alina Chan, non esistono prove convincenti dello spillover, ovvero del passaggio del virus dagli animali all’uomo, che si sarebbe verificato nel mercato di Wuhan. La biologa ipotizza che siano stati gli esseri umani a trasmettere il virus agli animali, e non il contrario, poiché non ci sono evidenze che supportino l’ipotesi opposta.

In conclusione, secondo la studiosa, le tracce del virus sembrano condurre più verso i laboratori di biologia molecolare che verso i mercati caotici cinesi. È innegabile che gli Stati Uniti, con i loro finanziamenti, abbiano contribuito alla creazione di virus molto simili al SARS-CoV-2, con l’obiettivo di studiarli e prevenire il rischio di una pandemia globale. Indipendentemente dall’origine della pandemia, è evidente che qualcosa non ha funzionato come previsto.

Staff
  • PublishedJune 4, 2024