Arrestato capo mafioso turco in Italia: Baris Boyun
Le vicende del criminale e la controversia tra Italia e Turchia
Baris Boyun, 40 anni, è stato arrestato a Viterbo, in Italia, e viene considerato il capo di un gruppo mafioso turco. L’operazione è stata condotta con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Boyun, un individuo di grande rilevanza criminale, era già stato arrestato nell’agosto del 2022 a Rimini in base a un mandato di cattura internazionale emesso dal governo turco. Le accuse nei suoi confronti includono omicidio, minacce, lesioni, associazione a delinquere e violazione della legge sul possesso di armi.
Nonostante le accuse, Boyun ha sempre respinto ogni addebito, sostenendo di essere un perseguitato politico di origini curde e di aver richiesto asilo politico in Italia. Questo ha scatenato una controversia tra Italia e Turchia, con quest’ultima che ha richiesto l’estradizione del criminale. Tuttavia, la richiesta è stata respinta prima dal tribunale di Bologna e successivamente anche dalla Corte di Cassazione.
Il recente arresto di Boyun a Viterbo è stato parte di un’ampia operazione condotta dalla polizia che ha portato all’arresto di altre 18 persone tra la Sicilia e la provincia di Viterbo. Le accuse a loro carico includono associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, banda armata con intenti terroristici, detenzione illegale di armi e esplosivi, traffico internazionale di droga, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’indagine è iniziata nell’ottobre 2023 dopo l’arresto di tre presunti membri dell’organizzazione mentre cercavano di raggiungere la Svizzera con armi, munizioni e materiale di propaganda. Gli investigatori ritengono che Boyun, anche ai domiciliari con braccialetto elettronico per detenzione illegale di armi, abbia continuato a dirigere la sua rete criminale dall’Italia, coordinando le attività del gruppo in Europa.