Tragedia a Casteldaccia: Morte per Esalazioni di Idrogeno Solforato durante Lavori di Manutenzione
Autopsie confermano asfissia da gas tossico. Indagato il proprietario dell'azienda coinvolta.
Sarebbero state le esalazioni dell’idrogeno solforato a causare la morte degli operai a Casteldaccia (Palermo) durante i lavori di manutenzione alla rete fognaria. Nella giornata di oggi, 9 maggio, sono state eseguite le autopsie su tre dei cinque corpi: Epifanio Alsazia, Giuseppe La Barbera e Ignazio Giordano. I risultati hanno mostrato che i polmoni erano ostruiti, indicando un’asfissia causata dalle esalazioni tossiche di idrogeno solforato, un gas altamente pericoloso che colpisce principalmente le mucose.
Le autopsie sugli altri due operai deceduti, Giuseppe Miraglia e Roberto Ranieri, saranno eseguite domani. I medici legali hanno novanta giorni per completare la perizia con le relative conclusioni. Una volta completate le procedure, verrà rilasciato il nulla osta per la sepoltura e i familiari potranno organizzare i funerali.
Nel frattempo, sul fronte delle indagini, è emerso il nome del primo indagato: Nicolò Di Salvo, 67 anni, proprietario della Quadrifoglio Group, l’azienda di Partinico per cui lavoravano quattro delle vittime coinvolte e che aveva ricevuto in subappalto la manutenzione della rete fognaria dall’ex municipalizzata Amap. Le ipotesi di reato contestate includono omicidio colposo, con l’aggravante della violazione delle norme di sicurezza sul lavoro, e lesioni personali colpose gravissime, con la stessa aggravante.
Successivamente all’incidente, altri due operai sono rimasti feriti: uno è stato dimesso, mentre l’altro è in condizioni critiche all’ospedale Policlinico di Palermo.