Motori e mobilità

Antitrust multa società autonoleggio per clausole vessatorie

Sanzioni milionarie e rimozione clausole ingiuste: consumatori tutelati

Antitrust multa società autonoleggio per clausole vessatorie

L’Antitrust ha inflitto sanzioni per un totale di oltre 18 milioni di euro alle imprese di autonoleggio Avis Budget Italia, Hertz Italiana, Centauro Rent a Car Italy, Green Motion Italia, Noleggiare e Drivalia Leasys Rent per l’applicazione di clausole vessatorie. Secondo l’Autorità, queste sei società imponevano ai clienti un costo aggiuntivo ingiustificato per la gestione delle multe e per i mancati pagamenti di parcheggi o pedaggi. L’Antitrust ha ordinato la rimozione di tali clausole dai contratti in quanto possono creare uno squilibrio significativo tra i diritti e gli obblighi dei consumatori. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha commentato: “Basta con le pratiche che impongono oneri impropri. Il cliente deve pagare solo per il noleggio dell’auto e non per altro. Non si possono aggiungere costi extra per gonfiare il conto.”

L’Autorità ha contestato la clausola presente nella documentazione contrattuale adottata da ciascuna società di autonoleggio e pubblicata sui rispettivi siti web aziendali. Tale clausola imponeva al locatario dell’auto di versare un importo forfettario (chiamato “fee”) per gestire le pratiche amministrative relative a ogni multa per infrazione stradale o mancato pagamento di parcheggi/pedaggi durante il periodo di noleggio. L’Antitrust ha evidenziato che questo importo aggiuntivo, indipendentemente dalla sua denominazione (penale o corrispettivo per servizio), non era giustificato considerando gli obblighi delle società di autonoleggio in caso di multe. Le imprese dovevano semplicemente trasmettere i dati dei clienti all’ente che aveva emesso l’infrazione. Inoltre, l’addebito automatico sulla carta di credito del consumatore, autorizzato al momento della firma del contratto di noleggio, ha contribuito a evidenziare l’ingiustificato carattere di questa fee.

In seguito alla valutazione delle clausole vessatorie, ogni società è stata obbligata a pubblicare un estratto della decisione sul proprio sito web aziendale. Inoltre, a partire dal primo febbraio 2022, con l’entrata in vigore dei nuovi poteri sanzionatori conferiti all’Antitrust in materia di clausole vessatorie, in base alla legge n. 238/2021 e al D. Lgs. n. 26/2023, ciascuna impresa è stata condannata non solo a pagare una sanzione amministrativa pecuniaria, ma anche ad eliminare la clausola incriminata dalla propria documentazione contrattuale.