Tentativo di assassinio del presidente ucraino sventato
Rete di agenti russi smascherata dall'Ssu
La vita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stata messa a rischio da un tentativo di assassinio orchestrato dai servizi russi (Fsb), ma grazie all’intervento tempestivo dei Servizi di sicurezza ucraina (Ssu) è stato evitato il peggio. Secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda, due colonnelli dell’amministrazione della sicurezza ucraina sono stati accusati di tradimento e complicità in un attacco terroristico.
Il controspionaggio della Ssu, insieme agli investigatori, ha sventato i piani della Fsb russa di eliminare non solo il presidente Zelensky, ma anche altri esponenti di spicco della leadership politica e militare ucraina. La rete di agenti, coordinata dall’Fsb di Mosca, è stata smascherata, e tra gli arrestati ci sono i due colonnelli che avrebbero fornito informazioni riservate alla Russia.
Si è scoperto che i russi stavano attivamente pianificando di eliminare Zelensky, cercando di reclutare militari vicini alla sicurezza del presidente per prendere in ostaggio e uccidere il capo dello Stato. Inoltre, erano nel mirino anche il capo dei Servizi di sicurezza ucraina, Vasyl Maliuk, il capo dell’intelligence, Kyrylo Budanov, e altri alti ufficiali ucraini.
I due colonnelli arrestati avevano ricevuto droni Fpv con telecamere e munizioni dai russi, che avrebbero dovuto consegnare ad altri complici. Inoltre, l’Fsb aveva in programma di utilizzare anche missili per portare a termine l’attentato. I due colonnelli avevano accettato di collaborare con i russi in cambio di denaro.
Il capo della Sbu, Vasily Malyuk, ha dichiarato che solo una cerchia ristretta di persone era a conoscenza di questa operazione speciale per smascherare gli agenti nemici. L’attacco terroristico era stato pianificato come un regalo per Vladimir Putin in occasione del suo insediamento avvenuto il 7 maggio. Gli agenti avevano l’intenzione di uccidere Budanov prima della Pasqua ortodossa, celebrata in Ucraina la domenica scorsa.
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