Cronaca

Smantellata stamperia clandestina di banconote contraffatte a Napoli

Operazione contro gruppo criminale con base logistica a Casavatore

Smantellata stamperia clandestina di banconote contraffatte a Napoli

Un gruppo criminale è stato smantellato dopo che due falsari sono stati scoperti a vivere in un capannone industriale trasformato in una stamperia clandestina di banconote contraffatte di alta qualità, praticamente indistinguibili dalle originali. L’operazione è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, sotto il coordinamento della Procura di Napoli Nord.

Sette persone sono state fermate e accusate di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di monete e alla loro successiva spendita. Le indagini hanno rivelato che il gruppo criminale aveva la sua base logistica a Casavatore, nel Napoletano, dove aveva allestito una tipografia clandestina in un capannone industriale affittato da una società estranea alle indagini.

Nella stamperia clandestina a Ponticelli, zona orientale di Napoli, sono state sequestrate banconote contraffatte da 50 euro della serie “Europa” per un valore nominale di circa 48 milioni di euro. Il laboratorio clandestino era dotato di macchine da stampa industriali sofisticate e altamente performanti, con un contatore elettrico modificato per aumentare la produzione delle banconote contraffatte.

I due falsari responsabili della produzione vivevano isolati nell’immobile, supportati da un complice che si occupava delle loro necessità quotidiane. Il capo dell’associazione, un tipografo con precedenti penali, impartiva direttive sulla stampa delle banconote e coordinava la logistica con autotrasportatori di Giugliano in Campania.

Il capannone era costantemente monitorato dai falsari tramite telecamere esterne e aveva subito modifiche strutturali per nascondere i macchinari dietro masserizie comuni. Oltre alle banconote contraffatte, sono stati sequestrati macchinari industriali, un tavolo luminoso, taglierine, computer, vernici, solventi e rotoli argentati per la striscia olografica sulle banconote.

L’intervento delle forze dell’ordine è stato frutto di attività di osservazione e pedinamento, con l’uso di sistemi di tracciamento GPS e il supporto aereo delle Guardie di Finanza. Il decreto di fermo è stato emesso nei confronti dei sette indagati, tra cui il presunto promotore del gruppo criminale, accusati di associazione per delinquere e contraffazione di monete.

Questa operazione si inserisce in un più ampio sforzo di contrasto alla produzione di banconote false condotto dalla Guardia di Finanza, che negli ultimi 5 anni ha portato all’arresto di 16 persone in flagranza di reato e al sequestro di cinque stamperie e circa 100 milioni di euro contraffatti.