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Noga Weiss: dalla prigionia all’eroismo nell’esercito

La storia di Noga Weiss, rapita da Hamas e ora sottufficiale nell'IDF

Noga Weiss: dalla prigionia all’eroismo nell’esercito

Era stata rapita dai miliziani di Hamas e tenuta in ostaggio per quasi due mesi prima di essere rilasciata lo scorso novembre grazie a un accordo. Il suo racconto aveva poi avuto rilevanza sulla stampa internazionale. La 18enne Noga Weiss era stata minacciata dal suo carceriere, il quale sosteneva che la ragazza sarebbe dovuta diventare la sua sposa e crescere i suoi figli dopo aver perso suo padre, ucciso dai miliziani di Hamas lo scorso 7 ottobre, durante il pogrom e l’assalto al kibbutz dove viveva.

Oggi Noga ha preso una decisione importante: arruolarsi nell’esercito nel ruolo di mashakit tash, ovvero sottufficiale responsabile delle condizioni di servizio, una sorta di assistente sociale per i soldati. “Dopo un periodo molto turbolento, sento che arruolarmi nell’esercito con la posizione di mashakit tash sia la cosa giusta per me. Mashakit tash è stato il ruolo dei miei sogni da anni. Sento di poter contribuire molto, di aiutare gli altri”, afferma Weiss.

In una nota diffusa dalle IDF, la giovane racconta di aver “sempre desiderato arruolarmi e dedicarmi al Paese. L’esercito mi permette di distrarmi da quello che è successo, con una struttura e una routine quotidiana, ma soprattutto mi permette di portare avanti la mia vita come sarebbe stata anche prima che tutto ciò accadesse”. Noga lega questo gesto al giorno in cui ha riottenuto la sua libertà. “Ricordo che il giorno in cui io e mia madre siamo state rilasciate, ci portarono a Kerem Shalom, dove c’era un hangar pieno di soldati. La presenza dei soldati mi ha fatto sentire al sicuro e non ha fatto altro che rafforzare il mio desiderio di prestare servizio nell’esercito”, ha aggiunto Weiss.

Staff
  • PublishedMay 6, 2024