Studente italiano vittima di violenza e abusi a Miami
La lotta per la giustizia e i diritti umani
Matteo Falcinelli, studente italiano di 25 anni originario di Spoleto (Perugia), è stato vittima di violenza e abusi da parte della polizia a Miami, negli Stati Uniti. Sbattuto a terra, immobilizzato e urlante di dolore, è stato legato mani e piedi con una cinghia che lo ha costretto a restare in quella posizione per 13 lunghi minuti.
Le scene di violenza sono state riprese dalle bodycam degli agenti e sono emerse solo dopo che il giovane ha accettato un programma rieducativo proposto dalla procura. La famiglia ha deciso di denunciare l’accaduto solo ora, per timore di ritorsioni.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Falcinelli si è trovato coinvolto in una situazione confusa in un locale notturno, dove è stato coinvolto in un’alterco con la polizia. Gli agenti sostengono di averlo arrestato per resistenza e opposizione all’arresto, mentre i difensori del giovane raccontano una versione diversa, sottolineando che il ragazzo si è trovato in una situazione ingannevole e ha subito abusi da parte delle forze dell’ordine.
Dopo il fermo, il giovane è stato ricoverato in ospedale per cinque giorni a causa delle lesioni subite durante l’arresto. Ha riportato danni ai nervi delle mani, al collo e alla schiena, che lo hanno costretto a un lungo percorso di riabilitazione fisica e psicologica.
La famiglia di Falcinelli è determinata a ottenere giustizia e a denunciare i maltrattamenti subiti dal giovane, chiedendo il supporto di tutti per condannare tali atti e difendere i diritti umani.
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