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Trump critica Netanyahu per attacchi Hamas: tensione in Medio Oriente

Dure accuse e colloqui in stallo: la situazione delicata tra Israele e Hamas

Trump critica Netanyahu per attacchi Hamas: tensione in Medio Oriente

Donald Trump, leader repubblicano in corsa per le prossime presidenziali, ha espresso dure critiche nei confronti di Benjamin Netanyahu per i sanguinosi attacchi del 7 ottobre attribuiti ad Hamas. Secondo Trump, la responsabilità ricade sul premier israeliano, sostenendo che la strage è avvenuta sotto la sua vigilanza. In un’intervista al Time, Trump ha dichiarato che Netanyahu è stato giustamente criticato per non aver impedito l’azione di Hamas.

Allo stesso tempo, i colloqui mediati dal Cairo per una tregua si trovano in una fase cruciale, con l’attesa della risposta di Hamas alla proposta israeliana entro la serata di mercoledì 1 maggio. Tuttavia, la proposta è stata fortemente contestata dagli esponenti dell’estrema destra del gabinetto di guerra israeliano. Netanyahu ha dichiarato che l’attacco su Rafah avverrà con o senza un accordo, sottolineando che migliaia di persone erano a conoscenza della possibilità di attacchi da parte di Hamas.

Trump ha anche rivelato di aver avuto una brutta esperienza con Netanyahu, accusandolo di aver abbandonato un’operazione statunitense per eliminare il leader del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche Qassam Soleimani nel gennaio 2020. Trump ha sottolineato la sua lealtà ad Israele e ha affermato che, se fosse stato presidente, l’attacco del 7 ottobre non sarebbe mai avvenuto.

Nel frattempo, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi, Netanyahu ha dichiarato che Israele non rinuncerà alla vittoria totale e che entrerà a Rafah per annientare i battaglioni di Hamas, con o senza un accordo. I dettagli di un possibile accordo sono stati rivelati dal Wall Street Journal, ma Israele non ha ancora accettato la proposta che prevede il rilascio di ostaggi in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi.

Le pressioni internazionali su Israele aumentano, con voci che indicano la possibilità che la Corte penale internazionale emetta mandati d’arresto contro leader israeliani e di Hamas. Netanyahu ha respinto fermamente questa eventualità, affermando che Israele non accetterà tentativi di minare il suo diritto all’autodifesa. Nel frattempo, il capo dell’Unrwa ha chiesto un’indagine indipendente sulle presunte uccisioni e danni alle strutture dell’agenzia da parte di Israele.

Staff
  • PublishedApril 30, 2024