Cronaca

Rapina alla Festa della Liberazione a Gattatico

Aggressione e furto all'Istituto Cervi durante la celebrazione del 25 aprile

Rapina alla Festa della Liberazione a Gattatico

La Festa della Liberazione a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, è stata segnata da un episodio amaro: un gruppo di individui ha attaccato un dipendente e una collaboratrice dell’Istituto Cervi utilizzando spray al peperoncino e ha rubato la maggior parte dell’incasso della giornata, che ammontava a diverse decine di migliaia di euro. L’evento, al quale hanno partecipato personalità come Maurizio Landini, Romano Prodi e il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, ha visto la presenza di migliaia di persone in piazza per celebrare il 25 aprile.

Secondo quanto trapelato, l’aggressione è avvenuta al termine della giornata, quando era già buio e i volontari stavano caricando l’incasso nelle loro auto. Un gruppo di 3 o 4 rapinatori con il volto coperto avrebbe agito, rubando il bottino contenuto in cassette metalliche per un valore di circa 90mila euro, per poi fuggire su due auto. L’Istituto Cervi, attivo dal 1972 e impegnato nella difesa dei valori costituzionali, è al centro delle indagini dei carabinieri, che al momento non hanno ancora individuato i responsabili.

L’aggressione, sebbene non abbia causato gravi danni alle persone, ha compromesso buona parte del ricavato della giornata, frutto del lavoro dei volontari e dei collaboratori di Casa Cervi, oltre all’entusiasmo del pubblico presente. La presidente dell’Istituto Cervi, Albertina Soliani, ha definito l’episodio come uno schiaffo al popolo di Casa Cervi, ricordando che la struttura è stata incendiata dai fascisti 80 anni fa e ora è stata nuovamente presa di mira.

Dopo l’aggressione, l’Istituto Cervi ha ricevuto centinaia di attestati di solidarietà e ha avviato una raccolta fondi per fronteggiare la situazione. Anche il governatore Bonaccini ha espresso solidarietà all’organizzazione, auspicando che i responsabili vengano individuati e che l’incasso venga recuperato. Il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha definito l’episodio come gravissimo e ha chiesto che i colpevoli vengano portati alla giustizia, sottolineando l’importanza di Casa Cervi come luogo di memoria e cultura antifascista.

Il post del Museo Cervi
Il post del Museo Cervi