Omicidio di Om Fahad: il dramma della tiktoker irachena
La lotta per la libertà sui social media in Iraq
La famosa tiktoker e influencer irachena Om Fahad è stata freddata davanti alla sua abitazione a Baghdad, in Iraq. Il ministero degli Interni iracheno ha reso noto che una donna nota sui social media è stata uccisa da aggressori ignoti. È stata annunciata la formazione di una squadra di investigatori specializzati per fare luce sulle circostanze che hanno portato all’omicidio avvenuto nella capitale irachena la sera del 26 aprile. Ghufran Sawadi, noto con lo pseudonimo di Om Fahad, è stato colpito da colpi di pistola mentre si trovava all’interno della sua auto da un uomo a bordo di una moto. Nell’aggressione, un’altra donna è rimasta ferita.
Fahad aveva conquistato la fama su TikTok grazie ai video in cui ballava musica pop indossando abiti aderenti, accumulando decine di migliaia di follower. Lo scorso anno era stata condannata a sei mesi di carcere per aver pubblicato video ritenuti lesivi della modestia e della moralità pubblica. In seguito alla sua condanna, il governo iracheno aveva istituito un comitato per monitorare i contenuti offensivi sui social media e punire i responsabili. Nel 2023, è stata avviata una campagna per ripulire i social media da contenuti che violavano la morale e le tradizioni irachene. Un comitato del ministero degli Interni è stato incaricato di controllare TikTok, YouTube e altre piattaforme alla ricerca di video ritenuti offensivi, con diversi influencer arrestati.
L’Osservatorio indipendente Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani ha denunciato la detenzione e la condanna di creatori di contenuti sui social media da parte delle autorità irachene con accuse vaghe, sottolineando che ciò non giustifica la limitazione dei diritti naturali, un fatto estremamente preoccupante. Le libertà civili rimangono limitate per le donne in Iraq, come dimostrato dall’omicidio della modella e influencer Tara Fares nel 2018, uccisa da alcuni uomini a Baghdad.
