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Ecocidio a Gaza: il costo ambientale della guerra

Danni irreversibili all'ambiente e alla popolazione a causa dei bombardamenti israeliani

Ecocidio a Gaza: il costo ambientale della guerra

La guerra a Gaza sta avendo un terribile costo umano, ma anche quello ambientale è molto pesante. Israele ha lanciato decine di migliaia di bombe sulla Striscia sin dall’inizio del conflitto, devastando ampie porzioni del territorio. Tra il 50% e il 62% di tutti gli edifici sono stati danneggiati o ridotti in rovina. Secondo stime dell’Unep, questa campagna di bombardamenti ha generato 22,9 milioni di tonnellate di detriti e materiali pericolosi.

Tutti gli aspetti della vita e dell’ambiente a Gaza sono stati pesantemente danneggiati a causa dell’occupazione israeliana. L’agricoltura e la fauna selvatica sono state completamente distrutte, come ha dichiarato Abeer al-Butmeh, coordinatrice della rete delle Ong ambientali palestinesi.

Un’analisi dettagliata delle immagini satellitari fornite da Forensic Architecture ha rivelato una situazione allarmante. Dopo gli attacchi aerei iniziali, le truppe terrestri hanno continuato smantellando serre, sradicando orti e campi coltivati con mezzi pesanti come trattori e carri armati.

Prima degli scontri, le fattorie e gli orti coprivano circa il 47% dell’intera area terrestre di Gaza. Tuttavia, secondo le stime di Fa basate sui dati satellitari, entro la fine di febbraio l’azione militare israeliana ha causato la distruzione di oltre il 38% di quella terra. In alcune zone, come nel nord di Gaza, fino al 90% delle coltivazioni è stato raso al suolo.

La guerra ha reso molte aree completamente inabitabili, con conseguenze devastanti per l’ambiente e la popolazione. La contaminazione a lungo termine del suolo e delle acque sotterranee, insieme alla perdita di terre agricole e all’inquinamento del mare, minacciano la sicurezza alimentare e la salute di migliaia di persone.

Le autorità israeliane hanno difeso le loro azioni come necessarie per la sicurezza nazionale, sottolineando che Hamas opera spesso da orti, campi e terreni agricoli. Tuttavia, la comunità internazionale sta esortando a considerare tali danni come ecocidio e a indagare su di essi come possibili crimini di guerra.

La costruzione di nuove infrastrutture militari israeliane, come la Route 749, ha comportato lo sgombero di vaste aree, causando ulteriori danni ambientali. I ricercatori e le organizzazioni ambientali lanciano l’allarme sui potenziali effetti devastanti sugli ecosistemi locali e sulla biodiversità.

Secondo lo Statuto di Roma, lanciare attacchi che causano danni gravi all’ambiente è considerato un crimine di guerra. È fondamentale che la comunità internazionale agisca per assicurare che chi causa danni ambientali nei conflitti armati sia ritenuto responsabile.

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Staff
  • PublishedApril 27, 2024