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Offensiva di Israele a Rafah: tensione e mobilitazioni nella Striscia di Gaza

L'escalation del conflitto e le reazioni internazionali

Offensiva di Israele a Rafah: tensione e mobilitazioni nella Striscia di Gaza

Nella Striscia di Gaza, l’offensiva di Israele continua inesorabile, con un bilancio di oltre 34mila civili morti dall’inizio del conflitto. I media israeliani confermano il timore che le forze di difesa israeliane (IDF) possano raggiungere la città di Rafah.

Le truppe di Tel Aviv si preparano a lanciare un’operazione terrestre a Rafah, con una massiccia evacuazione di oltre un milione di palestinesi che hanno abbandonato il nord della Striscia per sfuggire ai bombardamenti israeliani.

Il piano di invasione di Rafah prevede che i palestinesi siano trasferiti nei complessi di tende allestiti dalle organizzazioni umanitarie internazionali. L’IDF ha suddiviso la città di Gaza in aree definite e informerà la popolazione locale prima di avanzare in modo che i civili possano evacuare prima dell’arrivo delle truppe israeliane.

Secondo il Wall Street Journal, Israele si prepara a trasferire i civili da Rafah alla vicina città di Khan Younis e in altre aree, in coordinamento con Stati Uniti, Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, l’Egitto ha smentito di aver discusso con Israele un piano per invadere Rafah.

Le IDF hanno annunciato la mobilitazione di due brigate di riservisti, la 679esima brigata corazzata ‘Yiftah’ e la seconda brigata di fanteria ‘Carmeli’, pronte per la missione nella Striscia di Gaza. Le unità si sono preparate nelle ultime settimane e si sono esercitate su tecniche di battaglia.

Il governo degli Stati Uniti si è opposto a un’operazione a Rafah senza un piano credibile per proteggere i civili. Nel frattempo, la Germania ha annunciato di riprendere la collaborazione con l’Unrwa nella Striscia di Gaza, dopo aver sospeso i finanziamenti a seguito delle denunce israeliane.

La Germania, insieme agli Stati Uniti, è uno dei principali donatori dell’Unrwa. Diversi Paesi hanno ripreso i finanziamenti all’agenzia, ad eccezione degli Stati Uniti, che hanno vietato il sostegno finanziario permanentemente. Anche altri donatori come Australia, Canada, Svezia e Giappone hanno ripreso la cooperazione con l’Unrwa.

Un rapporto guidato dall’ex ministra degli Esteri francese Catherine Colonna ha analizzato le accuse di legami tra i dipendenti dell’Unrwa a Gaza e organizzazioni terroristiche, concludendo che Israele non ha fornito prove a sostegno di tali affermazioni. La Commissione ha sottolineato l’importanza dell’Unrwa per i palestinesi e ha proposto meccanismi di salvaguardia più robusti per garantirne la neutralità.

Staff
  • PublishedApril 24, 2024