Cronaca

Incendi e vandalismo ad Roma: protesta anarchica in solidarietà ad Alfredo Cospito e Anna Beniamino

Episodio di violenza e rivendicazioni in Viale Giulio Agricola

Incendi e vandalismo ad Roma: protesta anarchica in solidarietà ad Alfredo Cospito e Anna Beniamino

Tre cassonetti sono stati posizionati al centro della carreggiata e dati alle fiamme, causando danni alle vetrate di banche e bancomat, con scritte in onore di Alfredo Cospito e Anna Beniamino. L’episodio si è verificato all’alba di oggi, mercoledì 24 aprile, nel quartiere Tuscolano di Roma, precisamente in Viale Giulio Agricola.

Gli incappucciati hanno agito poco prima delle 4 del mattino. In pochi minuti, un gruppo di giovani ha appiccato il fuoco ai cassonetti e li ha spostati al centro della strada. Successivamente, hanno preso di mira l’ufficio postale, versando liquido infiammabile sul Postamat. Poco distante, la vetrata della banca Intesa è stata gravemente danneggiata. Nel frattempo, i motorini e le auto sono stati coinvolti nell’incendio dei cassonetti, subendo danni dalle fiamme. Le sirene delle volanti della polizia di Stato hanno interrotto l’azione dei vandali, salvando il Postamat. Sul posto sono intervenuti diversi agenti di polizia insieme ai vigili del fuoco.

Sui muri sono state trovate scritte riconducibili agli anarchici. In particolare, una di esse invita gli investigatori a collegare l’episodio alla protesta contro il regime di detenzione 41bis, in solidarietà ad Alfredo Cospito: “Anna e Alfredo liberi, nessuna pace per chi vive di guerra”, recita la scritta sulle pareti dell’Appio Claudio. Azioni simili, con rivendicazioni anarchiche, si sono verificate in passato in diversi quartieri della Capitale.

Oggi, mercoledì 24 aprile, è prevista l’udienza in Cassazione relativa al processo che vede imputati gli anarchici Alfredo Cospito e Anna Beniamino per l’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano del 2006. I giudici della Suprema Corte dovranno esprimersi sui ricorsi presentati dal pubblico ministero di Torino e dalle difese, dopo la sentenza d’appello emessa lo scorso giugno per l’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano.

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