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Collaborazione militare tra Corea del Nord e Iran: implicazioni globali

Analisi sulle relazioni tra Pyongyang e Teheran e il loro impatto geopolitico

Collaborazione militare tra Corea del Nord e Iran: implicazioni globali

Una delegazione della Corea del Nord è giunta in Iran con l’obiettivo ufficiale di potenziare la cooperazione economica, ma c’è preoccupazione che possa favorire nuove relazioni militari tra Teheran e Pyongyang. In un contesto globale segnato da conflitti, con l’Iran coinvolto direttamente nella guerra contro Hamas, la visita guidata dal ministro delle Relazioni economiche esterne della Corea del Nord, Yun Jung Ho, solleva numerose preoccupazioni.

La collaborazione tra Corea del Nord, Iran e Russia è motivo di attenzione, poiché Pyongyang e Teheran sono tra i pochi Paesi al mondo a sostenere apertamente l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin. Entrambi sono accusati di fornire attrezzature militari alla Russia. La Corea del Sud ha segnalato che Pyongyang avrebbe inviato circa 7.000 container di armi a Mosca per rafforzare le sue risorse militari, forse in cambio di supporto tecnico russo per il suo programma di satelliti spia. Inoltre, ci sono accuse rivolte all’Iran per aver fornito droni alla Russia da utilizzare nel conflitto in Ucraina.

Da diversi anni si teme una possibile collaborazione tra Corea del Nord e Iran nei programmi di missili balistici, con lo scambio di competenze tecniche e componenti per la loro produzione. In cambio, Pyongyang potrebbe ricevere petrolio e assistenza finanziaria. La scorsa settimana, dopo l’attacco iraniano a Israele, la Corea del Sud ha lanciato un allarme, sostenendo che la tecnologia e l’equipaggiamento militare nordcoreani potrebbero essere stati utilizzati nei lanci di droni e razzi iraniani contro Israele.

Secondo Hong Min, analista del Korea Institute for National Unification, l’Iran e la Corea del Nord sono alleati di lunga data che hanno collaborato su programmi di armamenti fin dal 1973. Nel 2006, il comandante del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica iraniana ammise di aver ottenuto missili balistici Scud-B e Scud-C dalla Corea del Nord durante la guerra tra Iran e Iraq degli anni ’80. Tuttavia, l’industria bellica iraniana avrebbe successivamente dichiarato di non aver più bisogno dell’assistenza di Pyongyang.

Un punto di svolta nelle relazioni bilaterali è stato raggiunto nel 2012, quando Corea del Nord e Iran firmarono un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica. Questo accordo, sottovalutato dalla comunità internazionale, ha creato un quadro per studi congiunti, scambi di gruppi scientifici e trasferimento di tecnologia in diversi settori. Inizialmente basato su un rapporto transazionale, in cui l’Iran forniva denaro alla Corea del Nord in cambio di componenti e tecnologia missilistica, il legame si è trasformato in una partnership sempre più solida.

La precedente visita di alti funzionari nordcoreani in Iran risale all’agosto 2019, quando una delegazione guidata da Pak Chol Min, vicepresidente del parlamento di Pyongyang, effettuò una visita di una settimana. I due Paesi hanno mantenuto scambi diplomatici attivi fino alla chiusura dei confini nordcoreani durante la pandemia, seguita da una cauta riapertura nel 2023.