Cronaca

Annullato processo d’appello per omicidio: nuova valutazione della premeditazione

La Cassazione rinvia il caso di M'Hamed Chamekh per mancanza di prove di premeditazione

Annullato processo d’appello per omicidio: nuova valutazione della premeditazione

Il processo d’appello per M’Hamed Chamekh, 46enne di origini marocchine condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua ex compagna Atika Gharib, è stato annullato con rinvio dalla Cassazione. La sentenza di secondo grado è stata revocata a causa dell’aggravante della premeditazione, che i giudici ritengono non essere stata adeguatamente dimostrata.

Secondo la Cassazione, mancano i segni di una pianificazione prolungata e costante dell’omicidio nella mente di Chamekh, come lo studio delle circostanze, l’organizzazione dei mezzi e la preparazione dell’atto. Pertanto, si rende necessario un nuovo processo d’appello per valutare specificamente la presenza della premeditazione, accanto all’aggravante dei futili motivi, riconosciuta al reo confesso.

L’avvocato difensore di Chamekh, Carlo Machirelli, ha sempre sostenuto l’incompatibilità della premeditazione con il comportamento dell’imputato, citando anche la sua grave patologia psichiatrica. L’auspicio è che questo nuovo scenario possa influenzare la quantificazione della pena.

Il delitto di Atika Gharib è avvenuto nel settembre 2019, quando il suo corpo carbonizzato è stato ritrovato in un fienile incendiato a Castello d’Argile, tra Ferrara e Bologna. Chamekh, dopo averla strangolata, aveva appiccato il fuoco al cadavere. Le indagini si erano subito concentrate su di lui, e dopo alcuni giorni di latitanza è stato arrestato a Ventimiglia.

Le prove raccolte durante le indagini e i processi hanno rivelato che Chamekh e Atika avevano avuto una breve relazione, interrotta quando lei scoprì le molestie dell’uomo sulla sua figlia. Non accettando la fine della relazione, Chamekh attirò Atika nel fienile con il pretesto di consegnarle dei documenti, per poi commettere il brutale omicidio.

Questo caso si inserisce in un triste trend di femminicidi in Italia, che purtroppo continua da oltre 20 anni, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e prevenzione in materia di violenza di genere.