Cronaca

Annullata condanna all’ergastolo per magazziniere accusato di omicidio

La Corte di Cassazione ordina nuovo processo per Pasquale Concas

Annullata condanna all’ergastolo per magazziniere accusato di omicidio

La Corte di Cassazione ha annullato la condanna all’ergastolo per Pasquale Concas, il magazziniere di origini sarde accusato dell’omicidio dell’avvocatessa Elena Morandi. La donna di 56 anni è stata trovata morta nel 2017 a Modena, nella sua abitazione, dopo un incendio. Concas, 54 anni, è stato precedentemente condannato per la morte di altre due donne, con il movente della rapina.

Cronaca dell’omicidio

  • L’avvocatessa Elena Morandi è stata rinvenuta senza vita il 24 settembre 2017 nel suo appartamento di Modena, in seguito a un incendio. Secondo l’accusa, Pasquale Concas avrebbe ucciso la donna, con la quale sembrava avere una relazione da alcuni mesi, per rubarle denaro. Successivamente, avrebbe appiccato l’incendio per simulare un incidente domestico. Concas è stato riconosciuto colpevole in primo e secondo grado e condannato all’ergastolo.

Altri crimini commessi

  • Il denaro è stato il movente anche degli altri due omicidi attribuiti a Concas. Il primo riguarda la prostituta ungherese di 24 anni, Arietta Mata, uccisa a Gaggio di Castelfranco all’inizio del 2018. Il secondo caso è quello di Lorena Gottardi, accoltellata nella sua casa ad Olbia nel 1994. Arietta Mata è stata strangolata per poche decine di euro il 20 gennaio 2018. Concas ha poi tentato di inscenare un suicidio facendo straziare il cadavere sui binari di Gaggio. Per il primo omicidio ha scontato 19 anni di carcere, mentre per il secondo è stato condannato a 24 anni di reclusione.

La decisione della Cassazione sulla morte di Elena Morandi

  • La Corte Suprema ha ordinato un nuovo processo per l’omicidio di Elena Morandi, annullando la condanna a vita di Pasquale Concas. Gli atti sono stati rimandati alla Corte d’Appello di Bologna per un riesame del caso. L’avvocato difensore, Alessandro Betti, si è detto soddisfatto della decisione, sottolineando la necessità di verificare accuratamente i fatti e considerare anche l’ipotesi di una tragica fatalità. Betti ha criticato il mancato confronto con l’ipotesi che la morte possa essere stata accidentale, sottolineando la mancanza di coerenza tra le lesioni riscontrate e la dinamica descritta.
Staff
  • PublishedApril 24, 2024