Cronaca

Pitbull: tra affetto e pericolo

Il dibattito sulla detenzione delle razze canine pericolose

Pitbull: tra affetto e pericolo

La tragedia di Campolongo, nel Salernitano, ha sconvolto la comunità locale dopo che un bimbo di soli 15 mesi è stato azzannato da due pitbull. Questo evento ha riaperto il dibattito sulla necessità di regolamentare la detenzione di determinate razze canine. La pericolosità di questi cani può dipendere dalla selezione della razza, che in alcuni casi è stata fatta per renderli animali da combattimento aggressivi, ma l’addestramento e il rapporto con il padrone possono trasformarli in innocui compagni.

Recenti casi di cronaca hanno evidenziato l’imprevedibilità del comportamento di queste razze. Ad esempio, lo scorso febbraio due pitbull hanno attaccato una bambina di 4 anni ad Anguillara Sabazia, nonostante fossero animali di famiglia abituati alla presenza della piccola. Nel caso più recente, avvenuto il 22 aprile, i cani che hanno azzannato il piccolo Francesco Pio non erano di proprietà della famiglia, ma di amici che vivevano nella stessa palazzina.

L’aggressione si è verificata nello spiazzo antistante alla villetta della famiglia del bambino. La dinamica precisa dell’accaduto è ancora da chiarire, ma la zia del piccolo ha smentito l’ipotesi che i cani fossero lasciati liberi di circolare davanti alla casa. Ha dichiarato che i cani erano chiusi in casa al momento dell’attacco.

Non è chiaro se il bambino fosse in braccio alla madre o a uno zio quando è stato aggredito, ma entrambi gli adulti sono rimasti feriti nel tentativo di difendere il piccolo. Il sindaco di Eboli, Mario Conte, ha definito l’aggressione come “feroce”.

La zia del bambino ha ipotizzato che l’attacco potesse essere stato scatenato dalla mancanza di familiarità dei cani con il piccolo, poiché non lo avevano mai visto. Ha spiegato che i cani erano di un’amica e che non si erano mai mostrati aggressivi in precedenza. La madre del bambino era andata a casa dell’amica solo la sera precedente, mentre il padre non era presente.

Il sindaco ha sottolineato che questo tragico evento dovrebbe servire da monito per chi possiede cani di razze particolarmente pericolose. Le associazioni animaliste hanno richiamato alla responsabilità dei proprietari e al rispetto delle normative sulla gestione corretta degli animali. Gli Animalisti Italiani hanno proposto l’istituzione di un patentino per la detenzione di alcune razze, come già fatto dal comune di Milano.

Staff
  • PublishedApril 23, 2024