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Deepfake e Manipolazione Mediatica: Il Pericolo per le Elezioni

L'intelligenza artificiale minaccia l'integrità e la democrazia

Deepfake e Manipolazione Mediatica: Il Pericolo per le Elezioni

Uno dei protagonisti di Mare Fuori, l’attrice Paola Cortellesi, in un video critica apertamente la premier Giorgia Meloni, candidata alle prossime elezioni europee. Nel video compare anche il simbolo di uno dei partiti di opposizione. Tuttavia, si scopre successivamente che le immagini e il messaggio sono completamente falsi, creati tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e della tecnologia deepfake.

Questo fenomeno, sebbene non ancora verificatosi in Italia, è attualmente in corso in India, il Paese più popoloso al mondo, dove si stanno svolgendo le elezioni presidenziali e dove i legami con l’Italia si stanno rafforzando sempre di più. Questo costituisce un campanello d’allarme, considerando che le indagini per individuare i responsabili di tali contenuti sono spesso lente, mentre i video diventano virali in breve tempo sui social network. Il rischio è che tali contenuti manipolati o completamente inventati possano influenzare decisioni cruciali, come quelle legate al voto, senza che il pubblico abbia gli strumenti necessari per difendersi da queste manipolazioni mediatiche.

Recentemente, sono circolati online dei video falsi in India, che hanno come protagonisti due celebri attori di Bollywood, Aamir Khan e Ranveer Singh. In questi video, i due attori criticano il primo ministro Narendra Modi, candidato per il suo terzo mandato, e invitano a votare per il partito di opposizione alle elezioni generali. Tuttavia, queste clip di 30 secondi sono in realtà dei fake generati dall’intelligenza artificiale. La loro rapida diffusione ha destato preoccupazione tra gli esperti, che temono possano influenzare l’esito delle elezioni indiane in corso.

Le elezioni indiane sono un evento di enorme portata, coinvolgendo quasi un miliardo di elettori. Il primo ministro Modi è alla ricerca di un terzo mandato, con la campagna elettorale incentrata su temi come la crescita economica, il welfare e il nazionalismo indù. Dall’altro lato, c’è un’ampia alleanza di partiti di opposizione, guidata dal Partito del Congresso, che si batte per preservare le istituzioni democratiche del Paese minacciate dall’autoritarismo crescente di Modi.

Le elezioni indiane sono un processo complesso, con circa sette fasi di voto che coinvolgono quasi 970 milioni di elettori. La campagna elettorale, che tradizionalmente include incontri pubblici e porta a porta, si è evoluta includendo anche la diffusione di contenuti online, che si propagano rapidamente su piattaforme come Facebook e WhatsApp. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale è una novità rispetto alle elezioni precedenti, con i candidati che ne fanno sempre più uso per raggiungere gli elettori.

Alcuni politici sono consapevoli delle manipolazioni in corso. Ad esempio, un video falso con l’attore Ranveer Singh è stato condiviso su X da un portavoce del Partito del Congresso, nonostante fosse contrassegnato come “media manipolato”. Anche se il video è stato riconosciuto come falso da Facebook e altre organizzazioni, la sua diffusione è stata rapida. Gli attori coinvolti hanno smentito il video e hanno invitato alla cautela riguardo ai deepfake.

Le indagini per individuare i responsabili di questi contenuti sono in corso, ma procedono lentamente. Nel frattempo, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare contenuti falsi continua a rappresentare una minaccia per l’integrità delle elezioni e per la democrazia in generale.