Scandalo delle sperimentazioni cliniche sui bambini nel Regno Unito
Rivelazioni scioccanti sul trattamento inumano dei bambini come cavie umane
Un nuovo scandalo ha scosso il Regno Unito, rivelando il terribile trattamento riservato ai bambini utilizzati come cavie umane in sperimentazioni cliniche condotte da medici senza scrupoli. Le testimonianze raccolte dalla Bbc hanno portato alla luce un mondo segreto di test clinici in cui i bambini sono stati infettati deliberatamente con epatite C e HIV per scopi di ricerca, ignorando completamente i reali bisogni dei pazienti coinvolti.
Le sperimentazioni sono durate oltre 15 anni, coinvolgendo centinaia di persone, la maggior parte delle quali sono purtroppo decedute. I bambini affetti da disturbi della coagulazione del sangue sono stati i principali soggetti di queste crudeli sperimentazioni, spesso senza il consenso dei genitori.
I medici dei centri per l’emofilia del Regno Unito hanno utilizzato campioni di sangue contaminati, sapendo dei rischi potenziali, per trattare i bambini affetti da emofilia. La carenza di prodotti sanguigni nel Regno Unito negli anni ’70 e ’80 ha portato all’importazione di plasma da donatori ad alto rischio, aumentando così le probabilità di infezione da virus come l’epatite C e l’HIV.
Un caso emblematico è quello di Luke O’Shea-Phillips, infettato dall’epatite C durante una sperimentazione clinica condotta quando aveva solo tre anni. Il prodotto sanguigno contaminato gli è stato somministrato deliberatamente per includerlo nello studio, senza che la madre fosse informata dei rischi.
Il dottor Samuel Machin e il dottor Peter Kernoff, tra i medici coinvolti, hanno condotto esperimenti su bambini sempre più giovani, arrivando persino a coinvolgere un bambino di soli quattro mesi. Le pratiche poco etiche e pericolose di questi medici ambiziosi hanno causato la morte di numerosi bambini affetti da emofilia.
Un’inchiesta pubblica in corso nel Regno Unito sta cercando di fare luce su questo orribile scandalo, che ha causato sofferenze e morte a molte famiglie. Il rapporto finale dell’inchiesta è atteso per maggio, sperando che giustizia sia fatta per le vittime e che simili abusi non si ripetano mai più.
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