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Padre condannato a 50 anni per tentato omicidio della figlia neonata

Condannato per aver avvelenato il latte con antigelo

Padre condannato a 50 anni per tentato omicidio della figlia neonata

Un uomo originario della Georgia, negli Stati Uniti, è stato condannato a 50 anni di carcere per aver tentato di uccidere sua figlia di appena 18 giorni avvelenando il latte con del liquido antigelo, comunemente usato per i veicoli. La vicenda risale all’ottobre 2020: la madre della piccola era stata ricoverata in ospedale poco dopo averla data alla luce per delle complicazioni legate al parto, e ad occuparsi della neonata erano quindi rimasti il padre, Jack Curtis e la nonna.

Dopo aver bevuto latte materno da un biberon che l’uomo faceva avere alla nonna tramite la madre, la neonata ha cominciato a sentirsi male ed è stata portata urgentemente nell’ospedale pediatrico locale. I medici hanno accertato che la piccola era positiva al glicole etilenico, una sostanza chimica che si trova spesso nell’antigelo automobilistico, secondo quanto riferito dalle autorità.

La segnalazione dei medici ha fatto scattare le indagini, in seguito alle quali Jack è stato identificato come principale sospettato. Secondo gli inquirenti, l’uomo e la madre del bambino, che erano anche colleghi, avevano una relazione intima dal gennaio 2020 e dopo aver saputo che la donna era incinta lui aveva insistito affinché interrompesse la gravidanza.

Curtis ha infine confessato di aver contaminato il latte da somministrare alla bimba con la sostanza tossica, e nell’udienza finale del processo svoltasi lo scorso 11 aprile la giuria lo ha ritenuto colpevole di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà, condannandolo a 50 anni di carcere.

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Staff
  • PublishedApril 17, 2024