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La sfida del riconoscimento dello Stato Palestinese all’ONU

Opposizione degli USA e la ricerca di una soluzione diplomatica

La sfida del riconoscimento dello Stato Palestinese all’ONU

I palestinesi potrebbero presto vedere il riconoscimento di un loro Stato. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà il 17 aprile sulla richiesta dei palestinesi di diventare uno stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, ottenendo così il riconoscimento della comunità internazionale.

Tuttavia, la proposta è a rischio di essere respinta a causa dell’opposizione degli Stati Uniti, uno dei principali alleati di Israele che ha diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza. Gli Stati Uniti sostengono che la creazione di uno stato palestinese dovrebbe avvenire attraverso negoziati diretti con Israele, anziché tramite un voto dell’Onu.

Questa non è la prima volta che i palestinesi cercano l’adesione all’Onu. Già nel 2011, la proposta era stata osteggiata dagli Stati Uniti. Di conseguenza, la Palestina ha ottenuto lo status di membro osservatore dell’Onu nel 2012, permettendole di partecipare ai lavori ma senza diritto di voto e rappresentanza completa.

Per essere ammesso alle Nazioni Unite, un Paese deve impegnarsi per la pace e rispettare la carta fondativa dell’Onu. L’ammissione di un nuovo membro richiede il voto del Consiglio di Sicurezza e dell’Assemblea Generale con una maggioranza di due terzi.

Attualmente, solo 8 dei 27 membri dell’Unione europea hanno riconosciuto lo Stato Palestinese, principalmente i Paesi dell’ex blocco sovietico e Cipro. Alcuni Paesi europei come Germania, Francia e Italia sostengono la soluzione dei due Stati, come la maggior parte del mondo, che prevede la creazione di uno Stato di Palestina accanto a Israele con Gerusalemme come capitale di entrambi.