Motori e mobilità

Dongfeng, il colosso cinese pronto ad entrare in Italia nel settore automobilistico

Trattative per l'apertura di un impianto produttivo e sfide nel mercato europeo

Dongfeng, il colosso cinese pronto ad entrare in Italia nel settore automobilistico

Un nuovo colosso automobilistico cinese, Dongfeng, con sede a Wuhan, è pronto a fare il suo ingresso in Italia. Secondo indiscrezioni di Bloomberg, sono in corso trattative per l’apertura di un impianto che potrebbe produrre oltre 100.000 veicoli all’anno. Questa mossa arriva in un momento in cui il governo italiano sta cercando di attrarre nuovi investimenti nel settore automobilistico, dopo le tensioni con Stellantis riguardanti tagli di posti di lavoro e spostamenti di produzione.

Dongfeng, già partner di Honda e Nissan, è una delle principali case automobilistiche cinesi e produce anche marchi come Peugeot e Citroen. In Cina, è considerata una delle “Tre grandi” produttrici di automobili insieme a Chang’an Motors, FAW Group e SAIC Motor. L’interesse per l’Italia è evidente, e il governo Meloni sta valutando diverse opzioni per i siti di produzione.

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza di avere più di un produttore automobilistico in Italia per sostenere l’indotto del settore. Urso ha ricordato che l’Italia è l’unico Paese in Europa con un unico produttore e si è detto aperto agli investimenti esteri per diversificare l’offerta di modelli sul mercato italiano.

Bruxelles ha sollevato preoccupazioni riguardo alla transizione verso le auto elettriche, sottolineando che non si può ancora dire addio alla benzina. Dongfeng, con i suoi piani di produzione in Italia, punta a sfruttare il mercato italiano per rifornire l’intera area europea.

Dongfeng Motor Group Co. è attualmente in trattative preliminari con il governo italiano per avviare la produzione di auto nel Paese. Il colosso cinese, nonostante abbia registrato un calo delle vendite, è determinato a espandersi e a sfruttare l’eredità automobilistica italiana. Inizialmente, l’azienda potrebbe concentrarsi sulla produzione di auto ibride, considerando che l’Italia è ancora indietro rispetto alla media europea per quanto riguarda le vendite di veicoli elettrificati.

Intanto, a Mirafiori, si registra un nuovo stop alla produzione fino al 6 maggio, con conseguente cassa integrazione per migliaia di lavoratori. La situazione dei porti europei è complicata dall’eccesso di auto elettriche cinesi che faticano a trovare acquirenti.