Mistero dei cadaveri nel Tirreno: indagini in corso
Ritrovamenti sospetti tra le isole Eolie e la costa siciliana
Nelle acque tra le isole Eolie e la costa tirrenica siciliana sono stati rinvenuti tre cadaveri di persone sconosciute nel giro di poche settimane, generando un mistero che ha attirato l’attenzione delle procure di Barcellona Pozzo di Gotto e Patti, in provincia di Messina.
L’ultimo corpo è stato recuperato al largo di Filicudi il 14 aprile, il secondo ventiquattro ore prima, mentre il terzo ritrovamento risale al 17 marzo. Tutti e tre i corpi presentano elementi in comune che stanno alimentando le indagini in corso.
Al momento, non sono ancora state rese note le identità delle vittime trovate in mare, ma ci sono dettagli che collegano i tre ritrovamenti. Ad esempio, tutti e tre i corpi sono stati scoperti nella stessa zona, non interessata da naufragi recenti: il primo al largo di Filicudi, il secondo tra il golfo di Patti e Vulcano, il terzo di fronte a quest’ultima isola.
Le vittime sono tutte di sesso maschile, con tratti caucasici. Il secondo corpo indossava pantaloni cargo e aveva un piccolo tatuaggio su una spalla, mentre l’autopsia sul terzo ha rivelato che era in mare da più di due mesi. Questi sono i dettagli attualmente disponibili, mentre gli inquirenti si concentrano sull’eventuale collegamento tra i tre casi.
È interessante notare che in passato, lungo la costa nord della Sicilia, si era verificata una situazione simile tra il 2019 e il 2020. In spiagge tra le province di Messina e Palermo, tra Trabia, Cefalù e Castel di Tusa, erano stati trovati tre cadaveri con tratti distintivi che hanno permesso l’identificazione di due di loro come pescatori tunisini morti in un naufragio.
Parallelamente ai ritrovamenti dei corpi, i carabinieri avevano rinvenuto pacchi contenenti droga lungo la stessa tratta di costa, aggiungendo un ulteriore elemento di mistero e complessità a questa vicenda che continua a destare preoccupazione e interesse nelle autorità competenti.
