Cronaca

Esplosione alla Centrale Idroelettrica di Bargi: Fase Due e Indagini in Corso

Analisi delle cause, responsabilità e prossimi passaggi dopo l'incidente

Esplosione alla Centrale Idroelettrica di Bargi: Fase Due e Indagini in Corso

La fase due alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana è iniziata dopo il recupero dei corpi delle vittime dell’esplosione. Ora si procede con la rimozione dell’acqua e delle macerie, e con l’analisi delle cause dell’incidente per accertare eventuali responsabilità.

La struttura della centrale di Suviana è stata messa in sicurezza, con l’eccezione dei piani inferiori ancora sotto sequestro per ulteriori indagini. Enel ha ripreso il controllo dell’impianto, mentre si prepara per la fase successiva di recovery, che sarà gestita da Enel Green Power.

Il direttore della Protezione Civile, Luigi D’Angelo, ha dichiarato che questa fase comporterà diversi passaggi, tra cui l’analisi dell’acqua nel pozzo e lo svuotamento dei piani allagati. Solo una volta che l’impianto sarà completamente accessibile si potranno effettuare le perizie per comprendere appieno l’accaduto.

La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo in seguito all’esplosione, senza al momento indagati. Le indagini si concentreranno sulle cause dell’incidente e sulle eventuali responsabilità legate ai lavori di efficientamento in corso presso la centrale.

Le aziende coinvolte nei lavori di efficientamento sono Siemens, Abb e Voith. L’esplosione è avvenuta durante il collaudo del secondo gruppo di generazione, dopo il completamento del primo gruppo. Enel Green Power ha sottolineato di non aver subappaltato nulla, ma di aver affidato a tre aziende primarie la realizzazione di diversi lavori.

I vigili del fuoco in azione a Suviana dopo l'esplosione
I vigili del fuoco in azione a Suviana dopo l’esplosione

Un punto cruciale delle indagini sarà individuare l’origine dell’esplosione, con l’ausilio della “scatola nera” della centrale, un sistema di controllo e acquisizione dati chiamato Scada. Questo sistema potrebbe fornire importanti informazioni sulle cause dell’incidente.

Le sette vittime dell’incidente sono state identificate come Vincenzo Garzillo, Alessandro D’Andrea, Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi, Petronel Pavel Tanase, Mario Pisani e Vincenzo Franchina. Sulle salme dei tecnici deceduti sono state eseguite ispezioni esterne e esami post mortem per comprendere le cause dei decessi.

SUVIANA In alto da sinistra Tanase Franchina Pisani Garzillo. In basso da sinistra Casiraghi Scandellari Dalessandro
In alto da sinistra: Tanase, Franchina, Pisani e Garzillo. In basso da sinistra: Casiraghi, Scandellari e D’Alessandro (foto social)