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Tensione tra Iran e Israele: possibile rappresaglia imminente

Iran minaccia risposta a attacco israeliano su Damasco

Tensione tra Iran e Israele: possibile rappresaglia imminente

Secondo il Wall Street Journal, fonti informate indicano che la risposta dell’Iran all’attacco israeliano su Damasco potrebbe arrivare entro 24-48 ore. Si teme che la rappresaglia possa colpire direttamente Israele, che ha già chiuso 30 ambasciate nel mondo per paura di possibili azioni da parte di Teheran.

Israele si trova in uno stato di allerta massimo dopo i raid in Siria, preparandosi alla possibile risposta dell’Iran. La tensione è così alta che gli insegnanti avrebbero chiesto agli studenti di portare a casa i libri, in previsione di lezioni a distanza. Ci sono voci non confermate che le scuole potrebbero non riaprire dopo le vacanze per la Pasqua ebraica.

L’Ayatollah Ali Khamenei aveva promesso vendetta e sembra che la minaccia sia ora più concreta che mai. Iran e le milizie alleate di Hezbollah avevano assicurato che l’attacco israeliano al consolato in Siria, che ha causato la morte di diversi militari iraniani di alto rango, non sarebbe rimasto impunito.

La frustrazione degli Stati Uniti è evidente, tanto che hanno deciso di limitare i movimenti del personale diplomatico in Israele per ragioni di sicurezza. I dipendenti governativi statunitensi e i loro familiari non possono viaggiare al di fuori delle aree di Tel Aviv, Gerusalemme e Beersheva fino a nuovo avviso, come comunicato dall’ambasciata statunitense a Gerusalemme.

Nonostante ciò, il personale governativo statunitense è autorizzato a spostarsi tra queste tre aree per viaggi personali. L’ambasciata ha sottolineato che il contesto di sicurezza è complesso e può cambiare rapidamente in base alla situazione politica e agli eventi recenti.

Oggi, 12 aprile, il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin ha avuto un colloquio con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Secondo il Pentagono, l’incontro aveva lo scopo di ribadire il sostegno degli Stati Uniti alla difesa di Israele di fronte alle crescenti minacce provenienti dall’Iran e dai suoi alleati regionali.

Tuttavia, secondo il Washington Post e altri media, gli Stati Uniti sono stati frustrati dal fatto di non essere stati informati in anticipo dell’attacco a Damasco la scorsa settimana.

Staff
  • PublishedApril 12, 2024