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Xilazina: la minaccia emergente nel Regno Unito

La xilazina, potente sedativo veterinario, si diffonde nel Regno Unito in droghe e psicofarmaci contraffatti, causando preoccupazione per la salute pubblica.

Xilazina: la minaccia emergente nel Regno Unito

Un potente tranquillante utilizzato in medicina veterinaria è stato trovato nei vaporizzatori di cannabis e in alcuni sedativi contraffatti facilmente reperibili illegalmente nel Regno Unito. La xilazina, conosciuta negli Stati Uniti come “tranq”, è comunemente impiegata per “tagliare” oppioidi come l’eroina o il fentanyl, dando origine alla cosiddetta “droga degli zombie” che ha già causato migliaia di morti.

Il Fentanyl è un anestetico potentissimo, più forte della morfina, ed è stato utilizzato al di fuori dell’uso terapeutico. Mentre negli Stati Uniti la xilazina è alla base di droghe pesanti, nel Regno Unito è stata rinvenuta all’interno di tranquillanti e psicofarmaci contraffatti, tra cui l’alprazolam (Xanax) e il diazepam (Valium), ma anche in compresse e vaporizzatori contenenti THC, il principio attivo della cannabis.

La scoperta è stata effettuata dal King’s College di Londra, dove un team di ricerca ha evidenziato che la presenza di xilazina è in costante aumento nel Regno Unito dal 2022, anno in cui è stato registrato il primo decesso correlato alla sostanza. La xilazina è stata identificata come una “minaccia emergente” negli Stati Uniti e rappresenta una crescente preoccupazione per la salute pubblica nel Regno Unito, come dichiarato dalla dottoressa Caroline Copeland, una delle autrici dello studio citata dal Guardian.

La diffusione significativa di questa sostanza è motivo di allarme poiché un numero sempre maggiore di persone che consumano droghe e psicofarmaci, non solo gli utilizzatori di eroina, potrebbero essere esposte ai rischi.

La xilazina è una sostanza utilizzata negli animali come sedativo non oppioide, non approvato per l’uso umano, con effetti antidolorifici e miorilassanti, in grado di ridurre drasticamente la respirazione e la frequenza cardiaca. Se iniettata direttamente nel flusso sanguigno dell’utente, può causare ulcere e lesioni cutanee estese, che, se infettate, potrebbero richiedere l’amputazione degli arti. Gli effetti collaterali meno gravi includono sonnolenza, amnesia, ipotensione, bradicardia e rallentamento della respirazione.