L’Irlanda e altri Paesi si preparano a riconoscere lo Stato Palestinese
L'Irlanda e altri Paesi si apprestano a riconoscere la Palestina come Stato entro i confini del 1967. La solidarietà con la causa palestinese si basa su esperienze condivise di oppressione.
Il ministro degli Esteri Micheal Martin ha dichiarato al parlamento irlandese che il riconoscimento dello Stato palestinese avverrà presto. Ha spiegato che presenterà una proposta formale al governo una volta completate le discussioni internazionali più ampie. L’Irlanda si sta preparando a riconoscere la Palestina come uno Stato entro i confini del 1967, che includono la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme Est, nelle prossime settimane. Questo risultato è stato raggiunto dopo aver discusso della misura con altri Paesi coinvolti in iniziative di pace negli ultimi sei mesi, come Spagna, Malta e Slovenia.
La solidarietà dell’Irlanda con la causa palestinese ha radici profonde in una storia condivisa di sottomissione da parte di uno stato occupante. L’Irlanda è stata sotto il dominio inglese e britannico per oltre 800 anni, dopo che gli invasori anglo-normanni hanno strappato vaste porzioni di terra ai nativi irlandesi nel XII secolo. Questa posizione è stata confermata anche dall’ambasciatore palestinese in Irlanda, Jilan Wahba Abdalmajid, che ha sottolineato come il sostegno irlandese derivi da esperienze condivise.
Altri Paesi nel mondo si stanno preparando a riconoscere lo Stato Palestinese. L’Australia sembra seguire l’esempio dell’Irlanda. La ministra degli Esteri australiana Penny Wong ha indicato che il governo di Canberra è pronto a riconoscere uno Stato palestinese nell’ambito di una spinta internazionale per porre fine al conflitto tra Israele e Hamas. Wong ha sottolineato che la pace durevole può essere raggiunta solo con una soluzione a due Stati, con uno Stato palestinese accanto a Israele. Ha anche chiarito che Hamas non potrà avere alcun ruolo in un futuro Stato palestinese e che Israele ha il diritto di difendersi.
Anche la Spagna ha confermato le sue intenzioni di riconoscere lo Stato palestinese. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha ribadito la linea del suo governo durante un’audizione al Congresso dei deputati. Sanchez ha annunciato che durante il suo prossimo tour rinnoverà l’appello a riconoscere la Palestina ad altri leader europei, sottolineando che è la scelta giusta e risponde agli interessi geopolitici dell’Europa.
Attualmente, solo 8 dei 27 membri dell’Unione europea hanno riconosciuto lo Stato Palestinese. Tra di essi figurano principalmente i Paesi dell’ex blocco sovietico, oltre a Cipro e Svezia. Alcuni Paesi come Germania, Francia e Italia, che sostengono la soluzione dei due Stati, non hanno ancora riconosciuto la Palestina. Questa soluzione è sostenuta dalla maggior parte dei Paesi del mondo, circa il 70% dei membri delle Nazioni Unite, e prevede la creazione di uno Stato palestinese accanto a Israele, con Gerusalemme come capitale di entrambi.