La sfida economica tra USA e Cina: sovrapproduzione e controversie commerciali
La segretaria Yellen affronta le controversie commerciali tra USA e Cina, discutendo sovrapproduzione e sussidi statali cinesi. Possibili tariffe UE sui veicoli elettrici cinesi.
La vitalità delle aziende americane e di altre aziende straniere viene messa in discussione quando il mercato globale è invaso da prodotti cinesi artificialmente economici. Durante la sua visita in Cina, la segretaria al Tesoro americano Janet Yellen ha lanciato un duro monito a Pechino. Questa è stata la sua seconda visita in Cina in nove mesi come capo del Tesoro. In quattro giorni, Yellen ha avuto diversi incontri con leader cinesi, funzionari locali, accademici, studenti e dirigenti americani sia a Guangzhou che a Pechino. L’obiettivo era affrontare le crescenti controversie commerciali tra le due maggiori economie del mondo.
Dopo la telefonata del presidente Joe Biden a Xi Jinping il 2 aprile, è stata la segretaria al Tesoro a proseguire il dialogo. Durante gli incontri con il vicepremier He Lifeng e il premier Li Qiang, Yellen ha discusso dei sussidi statali per i prodotti utili alla transizione energetica, della sovrapproduzione industriale cinese e della mancanza di parità di condizioni per le imprese americane in Cina.
La Cina è diventata troppo grande per il resto del mondo assorbire la sua enorme capacità produttiva. Le azioni intraprese dalla Cina possono influenzare i prezzi mondiali, ha dichiarato Yellen. Le esportazioni cinesi di veicoli elettrici, pannelli solari e batterie sovvenzionati dallo Stato minacciano posti di lavoro e imprese americane.
Non si prevedono dazi o tariffe aggiuntive, come quelle applicate durante l’amministrazione Trump per ridurre il deficit commerciale con la Cina. Pechino respinge le accuse di sovrapproduzione e sussidi, sostenendo che si tratti di politiche protezionistiche occidentali.
Il ministro cinese del Commercio Wang Wentao ha espresso obiezioni durante una tavola rotonda con i produttori cinesi di veicoli elettrici a Parigi. Ha sottolineato che le affermazioni statunitensi ed europee sull’eccesso di capacità cinese sono infondate. Le aziende cinesi si basano sull’innovazione, l’efficienza industriale e la concorrenza di mercato, ha affermato Wang.
Bruxelles sta valutando l’applicazione di tariffe retroattive sui veicoli elettrici cinesi importati, dopo aver avviato un’indagine sulle sovvenzioni del governo cinese ai costruttori di auto. La Commissione Ue potrebbe imporre queste sanzioni già a luglio, considerando che la quota cinese di veicoli elettrici venduti in Europa potrebbe raggiungere il 15% del mercato entro il 2025.