Cronaca

Il terribile omicidio del padre: il dramma della famiglia Palmieri

Un 17enne di Salerno condannato per l'omicidio del padre tirannico. Contesto familiare segnato da violenza. Il ragazzo non mostra pentimento. Perizie psicologiche rivelano trauma e liberazione.

Il terribile omicidio del padre: il dramma della famiglia Palmieri

Un 17enne di Salerno è stato condannato in via definitiva per l’omicidio e il vilipendio del padre, Ciro Palmieri, avvenuto nel 2022 quando aveva solo 15 anni. L’aggressione mortale è avvenuta durante un acceso litigio in cui il ragazzo, insieme alla madre, Monica Milite, e al fratello maggiore, ha colpito il padre con ripetute coltellate, sotto gli occhi atterriti del fratello minore di 11 anni.

Dopo l’omicidio, i tre hanno smembrato il corpo della vittima e lo hanno nascosto in un sacco di plastica, gettandolo da un dirupo. La madre ha poi denunciato la scomparsa del marito, coinvolgendo anche le autorità e i media.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza della casa di famiglia hanno rivelato il terribile crimine, consentendo agli investigatori di risalire ai responsabili. Il 17enne è stato condannato a 13 anni e 4 mesi di carcere per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere, dopo aver rinunciato all’appello e ottenuto uno sconto di pena.

Secondo i giudici, il ragazzo non ha mostrato alcun segno di pentimento reale. Le indagini hanno evidenziato un contesto familiare caratterizzato da violenza e oppressione, in cui il giovane avrebbe appreso la violenza come un mezzo per risolvere i conflitti.

Il padre, descritto come un individuo tirannico e controllante, avrebbe esercitato violenze fisiche e psicologiche su tutta la famiglia, creando un clima di costante tensione. La madre, invece, sarebbe stata un elemento di conflitto continuo con il marito, contribuendo alla disfunzionalità familiare.

Le perizie psicologiche hanno evidenziato il profilo borderline del padre e il trauma vissuto dall’adolescente, che avrebbe percepito l’omicidio come un atto di liberazione dall’oppressione paterna. La famiglia Palmieri è stata descritta come un incubo per il figlio minore, costretto a crescere in un ambiente di violenza e aggressività.