Controversie commerciali tra USA e Cina: sfide e prospettive nel settore dei veicoli elettrici
La segretaria al Tesoro americano affronta le controversie commerciali con la Cina, discutendo l'impatto delle esportazioni cinesi nel settore dei veicoli elettrici e le possibili soluzioni per preservare la competitività globale.
La segretaria al Tesoro americano, Janet Yellen, ha recentemente visitato la Cina per affrontare le crescenti controversie commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Durante la sua permanenza, Yellen ha incontrato diversi leader cinesi, funzionari locali, accademici, studenti e dirigenti americani, discutendo principalmente dei punti di attrito tra Pechino e Washington.
Uno dei principali temi affrontati è stato l’impatto delle esportazioni cinesi, in particolare nel settore dei veicoli elettrici, pannelli solari e batterie sovvenzionati dallo Stato cinese, sulla competitività delle imprese americane e di altri Paesi. Yellen ha sottolineato come l’eccessiva capacità produttiva della Cina stia minacciando posti di lavoro e aziende al di fuori del gigante asiatico.
Le azioni intraprese dalla Cina, secondo Yellen, potrebbero influenzare i prezzi a livello globale, mettendo a rischio la redditività delle imprese internazionali. Questo ha portato a una serie di discussioni sulle possibili misure da adottare per affrontare questa situazione, evitando l’imposizione di dazi e tariffe che potrebbero danneggiare ulteriormente i rapporti commerciali tra le due nazioni.
Le accuse di sovrapproduzione e sussidi statali rivolte alla Cina sono state respinte dalle autorità cinesi, che hanno sottolineato l’importanza dell’innovazione, dell’efficienza industriale e della concorrenza di mercato nel settore dei veicoli elettrici. Secondo Pechino, le misure protezionistiche proposte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea potrebbero danneggiare i consumatori globali, limitando l’accesso a tecnologie energetiche sostenibili.
Allo stesso tempo, l’Unione europea sta valutando l’ipotesi di imporre tariffe retroattive sui veicoli elettrici cinesi importati, in risposta alle presunte sovvenzioni del governo cinese ai costruttori automobilistici. Questa mossa potrebbe avere un impatto significativo sul mercato europeo dei veicoli elettrici, con la Commissione Ue che prevede un aumento della quota cinese fino al 15% entro il 2025.