Risoluzione ONU sulla Striscia di Gaza: Vietato vendere armi a Israele
Il Consiglio per i diritti umani ONU approva risoluzione su Gaza, vietando armi a Israele. Preoccupazione per violazioni e crimini di guerra.
Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) ha recentemente approvato una risoluzione che solleva la questione del rispetto dei diritti umani in relazione alla guerra in corso nella Striscia di Gaza. La risoluzione, approvata con 28 voti favorevoli su 47, chiede ai paesi membri di vietare la vendita, il trasferimento e la fornitura di armi, munizioni e altri equipaggiamenti militari a Israele. Si sottolinea il rischio di un possibile “genocidio” della popolazione palestinese.
La risoluzione esprime anche profonda preoccupazione per le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario nel Territorio Palestinese Occupato, inclusi possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Si chiede che vengano individuate le eventuali responsabilità in merito a tali violazioni.
L’UNHRC, con sede a Ginevra, conta 47 paesi membri ed è stato istituito nel 2006 in sostituzione della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. È importante distinguere l’UNHRC dall’UNHCR, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, con cui comunque mantiene stretti legami. L’assemblea dei paesi membri ha una durata di tre anni e nessun paese può farne parte per più di due mandati consecutivi.
Attualmente, l’Italia non è membro del Consiglio, ma tra i paesi partecipanti vi sono Francia, Germania, Giappone, Cina, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti. Quest’ultimi, insieme a Germania, Argentina, Bulgaria, Malawi e Paraguay, hanno votato contro la risoluzione. La rappresentante statunitense ha dichiarato che gli Stati Uniti si sono opposti alla risoluzione in quanto non condannava esplicitamente gli attacchi compiuti in territorio israeliano da Hamas, né menzionava la natura terroristica di tali gesti.
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