Wednesday, May 28, 2025
Moda

Giorgio Armani Operations sotto amministrazione giudiziaria per sfruttamento lavorativo

Giorgio Armani Operations posta sotto amministrazione giudiziaria per presunti casi di sfruttamento lavorativo nelle aziende fornitrici. Indagine su manodopera irregolare e caporalato.

Giorgio Armani Operations sotto amministrazione giudiziaria per sfruttamento lavorativo

L’azienda Giorgio Armani Operations, responsabile della progettazione e produzione di abbigliamento e accessori per il gruppo Armani, è stata posta sotto amministrazione giudiziaria. Questo procedimento prevede la nomina di un amministratore da parte di un tribunale, incaricato di correggere eventuali pratiche illecite all’interno dell’azienda.

La decisione è stata presa in seguito a un’indagine condotta dalla procura di Milano e dall’ispettorato del lavoro, che ha evidenziato presunti casi di sfruttamento del lavoro presso altre aziende fornitrici coinvolte nel ciclo produttivo di Giorgio Armani Operations. È importante sottolineare che al momento l’azienda stessa non è oggetto di indagine.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, la procura ha evidenziato che Giorgio Armani Operations non avrebbe effettuato controlli adeguati sulle società a cui aveva appaltato la produzione dei suoi prodotti. Queste società, a loro volta, avrebbero affidato la produzione a “opifici cinesi” in Lombardia, dove, secondo le indagini, si sarebbe verificato lo sfruttamento di manodopera irregolare e clandestina in condizioni precarie.

Le autorità giudiziarie ritengono che l’azienda non abbia adottato misure adeguate per verificare le condizioni lavorative effettive e le capacità tecniche delle aziende a cui aveva appaltato la produzione, risultando così incapace di prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo, e presumibilmente agevolando il fenomeno del caporalato.

È interessante notare che a gennaio, per motivi simili, è stata avviata un’indagine che ha portato all’amministrazione giudiziaria di Alviero Martini Spa, nota per i suoi prodotti caratterizzati dalle mappe disegnate sui tessuti. Anche in questo caso, durante i controlli effettuati presso le aziende terze coinvolte nella produzione per Armani, sono emerse situazioni di lavoro precario e violazioni gravi delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Nel contesto dell’indagine su Alviero Martini, sei delle aziende coinvolte hanno subito la sospensione dell’attività a causa delle irregolarità riscontrate, confermando la gravità della situazione emersa dall’inchiesta.

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