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La controversia delle borse Birkin di Hermès: esclusività e polemiche

Una class action accusa Hermès di limitare l'accesso alle celebri borse Birkin, simbolo di lusso e artigianato. La produzione artigianale esclusiva e le strategie di vendita monopolistiche sono al centro della polemica.

La controversia delle borse Birkin di Hermès: esclusività e polemiche

Martedì scorso a San Francisco, negli Stati Uniti, è stata avviata una class action contro la storica azienda di moda Hermès. L’accusa è quella di aver violato le norme che regolano la concorrenza, limitando l’acquisto delle celebri borse Birkin, uno dei modelli più famosi al mondo prodotti da Hermès. Queste borse, che nella versione più economica possono costare circa 10.000 euro, sarebbero state rese disponibili solo ai clienti che avevano precedentemente acquistato altri oggetti e accessori del marchio, come profumi, scarpe, cinture e gioielli.

Tina Cavalleri e Mark Glinoga, i promotori dell’azione legale, sostengono che Hermès, con questa pratica, violi le leggi antitrust, gestendo di fatto in modo monopolistico la vendita delle Birkin. Cavalleri ha raccontato di aver speso decine di migliaia di dollari in accessori prima di poter acquistare una Birkin, mentre Glinoga ha dichiarato di aver comprato diversi prodotti Hermès per avere accesso a una di queste borse, senza mai riuscirci.

Le strategie di vendita di Hermès, che rendono difficile l’acquisto delle Birkin, sono ben note nel mondo della moda. La produzione artigianale di queste borse è uno dei motivi principali per cui le liste d’attesa sono così lunghe. Ogni modello è realizzato interamente da un unico artigiano con almeno cinque anni di esperienza, impiegando tra le 18 e le 20 ore per essere completato.

Hermès mantiene un certo alone di esclusività attorno alle Birkin, senza rivelare pubblicamente il numero di borse prodotte. Questo contribuisce a consolidare la reputazione di simbolo del lusso per eccellenza che le Birkin hanno acquisito nel tempo. Inoltre, alcuni clienti hanno raccontato di essere stati spinti dai venditori a comprare altri prodotti prima di poter accedere all’acquisto di una Birkin.

Nonostante le critiche, alcuni difendono il diritto di Hermès di selezionare i clienti a cui concedere l’acquisto delle sue borse più prestigiose. La pratica varia da negozio a negozio e da paese a paese: ci sono persone che hanno acquistato una Birkin al primo ingresso in un negozio Hermès, senza particolari problemi.

Le vendite di Hermès sul mercato secondario stanno crescendo, consentendo ai clienti di acquistare Birkin e Kelly usate o pre-loved a prezzi molto più alti rispetto a quelli di vendita al dettaglio. Le aste di borse Hermès raggiungono cifre elevate, con pezzi unici che possono essere venduti per centinaia di migliaia di dollari.

Il modello di borsa Birkin è in vendita dal 1984 e prende il nome dall’attrice francese Jane Birkin. La nascita di questa iconica borsa è legata all’incontro tra l’attrice e l’allora presidente di Hermès Jean-Louis Dumas su un volo da Parigi a Londra. Da quel momento, la Birkin è diventata un simbolo di lusso e artigianato di alta qualità, apprezzata per la sua esclusività e la possibilità di personalizzazione.

Jane Birkin con il suo cesto in vimini, prima della Birkin, Londra, 13 aprile 1973
David Thorpe/Express/Hulton Archive/Getty Images

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  • PublishedMarch 26, 2024