Riforma del Codice della Strada: Novità e Sanzioni per Automobilisti
La riforma del codice della strada introduce nuove sanzioni, inclusa la sospensione della patente, per reati come guida in stato di ebbrezza. Le multe salate e le sospensioni della patente variano in base alle infrazioni commesse.
La riforma del codice della strada, promossa da Matteo Salvini, è in corso e porta con sé diverse novità per gli automobilisti. Tra le principali modifiche si segnala l’introduzione della sospensione della patente di guida in vari casi. Il disegno di legge, già approvato dalla Camera e in attesa di ratifica al Senato, prevede sanzioni più rigide per chi commette reati come la guida in stato di ebbrezza, che possono comportare non solo la sospensione della patente ma anche multe salate e persino l’arresto.
Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, le sanzioni variano in base al tasso alcolemico rilevato. Ad esempio, un tasso compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro può portare a una sospensione della patente da 3 a 6 mesi e a una multa che va da 573 a 2.170 euro. Aumentando il tasso alcolemico, crescono anche le sanzioni, con la possibilità di incorrere nell’arresto, in ammende più salate e in sospensioni della patente più lunghe.
Le conseguenze per chi supera i limiti di velocità sono diverse: non sempre comportano la sospensione della patente, ma possono portare a multe significative. In particolare, se si superano i limiti di velocità all’interno di un centro abitato e ciò avviene più volte in un anno, si rischia una sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Una delle novità più rilevanti del nuovo codice della strada è la sospensione breve della patente, che si applica solo a chi ha meno di 20 punti sulla patente. Questa sospensione è legata al numero di punti posseduti e può durare da 7 a 15 giorni, a seconda della situazione. In caso di incidente stradale, il periodo di sospensione può raddoppiare.
È importante sottolineare che circolare con la patente sospesa comporta pesanti sanzioni, che vanno dalla revoca della patente al fermo amministrativo del veicolo, con la possibilità di confisca in caso di recidiva.
Esistono alcune eccezioni che consentono di circolare anche con la patente sospesa, come ad esempio per motivi di disabilità o assistenza a persone disabili, previa autorizzazione del Prefetto. In questi casi, è possibile presentare un’istanza per poter circolare per un massimo di tre ore al giorno, con la possibilità di recuperare le ore non utilizzate prolungando il periodo di sospensione.
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