Bocciata la mozione di sfiducia contro Matteo Salvini: i dettagli
La Camera boccia la mozione di sfiducia contro Salvini per i presunti legami con la Russia. Analisi sulle sfiducie in Italia e prossimo voto su Daniela Santanchè.
La mozione di sfiducia nei confronti del vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini è stata bocciata mercoledì sera alla Camera con 211 voti contrari, 129 favorevoli e 3 astenuti. Presentata il 23 febbraio scorso dai capigruppo di quasi tutti i partiti di opposizione, la mozione riguardava i rapporti tra la Lega e il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, e le manifestazioni di vicinanza al regime di Putin espresse da Salvini, ritenute dai proponenti lesive per il governo italiano.
Nelle ore precedenti al voto, la Lega ha diffuso una nota in cui ha sottolineato che la situazione di guerra ha portato a una revisione dei rapporti politici con la Russia, che prima dell’invasione era un partner importante per tutti i governi italiani. La Lega ha anche dichiarato che con l’inizio del conflitto in Ucraina sarebbero venuti meno gli accordi con Russia Unita, nonostante in precedenza non fosse mai stata menzionata questa interruzione dei rapporti.
La bocciatura della mozione era ampiamente prevedibile, considerando che nella storia repubblicana italiana, su 82 mozioni di sfiducia presentate contro singoli membri del governo, solo una ha avuto esito positivo, portando alle dimissioni del ministro in questione. Questo dato è spiegabile dal fatto che le mozioni di sfiducia sono sempre presentate dai partiti di opposizione, che in parlamento sono in minoranza e quindi non hanno i numeri per far passare la richiesta di dimissioni.
Giovedì si terrà il voto sulla mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè, le cui dimissioni sono richieste a causa delle vicende giudiziarie legate alla sua attività imprenditoriale precedente all’entrata in governo. Anche in questo caso, la bocciatura della mozione è molto probabile.