Disastro della nave Dali a Baltimora: conseguenze e indagini in corso
A Baltimora, la nave Dali causa incidente con vittime e dispersi. Porto in emergenza, indagini in corso.
Lunedì a Baltimora, nel nord-est degli Stati Uniti, è stato aperto un canale temporaneo per consentire il passaggio delle navi che erano rimaste bloccate dopo il disastro provocato dalla nave portacontainer Dali. La Dali, che batte bandiera di Singapore, era salpata dal porto di Baltimora a mezzanotte e 44 minuti di martedì, e all’1:27 era andata a sbattere contro il ponte sopra la foce del fiume Patapsco, forse per un’avaria.
I funzionari del porto hanno dichiarato che si tratta di una misura temporanea, senza specificare quando il traffico navale in entrata e in uscita potrà riprendere definitivamente. Prima dell’incidente, l’equipaggio della nave aveva inviato un avviso di emergenza segnalando la perdita di controllo della nave. Questo ha permesso alle autorità di deviare il traffico su altre rotte e di evacuare quasi interamente il ponte, dove si trovava una squadra di otto operai.
Due operai sono stati soccorsi, mentre altri due sono stati trovati morti, intrappolati in un furgone caduto in acqua a causa dell’incidente. Quattro operai risultano ancora dispersi. È emerso che tutti gli operai coinvolti nell’incidente erano immigrati dal Messico o da paesi dell’America Centrale.
Le autorità portuali non hanno fornito indicazioni precise sulle cause dell’incidente e sulle tempistiche per il ripristino completo del traffico navale. La situazione rimane critica e in evoluzione, con le indagini ancora in corso per fare luce su quanto accaduto.