Elezioni amministrative in Turchia: sorpresa elettorale a Istanbul e Ankara
Il CHP vince ad Ankara e Istanbul, sconfiggendo l'AK di Erdogan. Elezioni decisive per il futuro politico del paese.
Domenica scorsa in Turchia si sono svolte le elezioni amministrative, coinvolgendo 58 milioni di elettori chiamati a rinnovare i sindaci di oltre quattromila città, insieme a decine di migliaia di consigli comunali e provinciali, oltre ad altre cariche minori.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva puntato sul successo dei candidati da lui sostenuti nelle principali città del paese, in particolare nella capitale Ankara e soprattutto a Istanbul, data la sua rilevanza economica e sociale. Tuttavia, il partito popolare repubblicano (CHP), principale forza di opposizione, è riuscito a mantenere il controllo di entrambe le città.
Secondo il quotidiano turco Daily Sabah, l’affluenza alle urne è stata superiore al 78%. Complessivamente, il CHP ha ottenuto il 37,7% dei voti, mentre l’AK, il partito conservatore di Erdogan, si è fermato al 35,5%.
Ad Ankara, Mansur Yavas ha dichiarato la vittoria solamente tre ore dopo la chiusura delle urne, ottenendo il 60,3% delle preferenze contro il 31,7% di Turgut Altinok dell’AK. Il CHP, attualmente considerato un partito di tendenza centrosinistra con elementi nazionalisti ereditati da Kemal Atatürk, ha ottenuto importanti successi.
A Istanbul, i risultati quasi definitivi vedono il candidato del CHP, Ekrem Imamoglu, già sindaco della città e principale leader dell’opposizione a livello nazionale, in netto vantaggio su Murat Kurum, ex ministro del governo Erdogan candidato con il partito del presidente. Imamoglu ha ottenuto il 51% dei voti, mentre Kurum si è fermato al 39,6%.
La vittoria di Imamoglu è particolarmente significativa, poiché Erdogan aveva posto come obiettivo principale riprendere il controllo delle città perse dall’opposizione nelle elezioni amministrative del 2019, a partire da Istanbul, luogo di nascita e inizio della carriera politica del presidente.
Inoltre, Erdogan sperava che i risultati delle elezioni confermassero la sua posizione di predominio politico e gli consentissero di concentrarsi sulla riforma costituzionale che gli permetterebbe di candidarsi per un ulteriore mandato dopo il 2028, cosa attualmente non possibile.
Secondo il Daily Sabah, il CHP avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti in 36 delle 81 province coinvolte nelle elezioni, risultando in vantaggio anche a Izmir e Bursa, altre due importanti città turche.
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